Wimax Utile Contro il Digital Divide? Non per gli Operatori UMTS

Anti Digital Divide  il giorno 18 gennaio ha partecipato alla trasmissione “La nuova TV” sul canale Class CNBC, con il nostro consigliere Fabio Spagnuolo, tema della puntata la liberalizzazione delle frequenze Wimax. Oltre ad alcuni provider sono intervenuti, Carlo Maria Guerci vicepresidente Thinktel e Vincenzo Lobianco per AGCOM.

Il dottor Guerci per tutta la puntata ha cercato di minimizzare l’efficacia che può avere il wimax nell’apertura del mercato e nella riduzione del Digital Divide. Posizione sicuramente condivisa da l’incumbent Telecom Italia, dagli operatori UMTS (Tim, Vodafone, Wind e Tre) e da quei pochi altri soggetti che controllano il mercato delle Telecomunicazioni in Italia, e vedono nel Wimax uno strumento che potrebbe ridurre di molto il loro peso nel mercato e garantire finalmente una effettiva concorrenza.

ADD ha invece affermato che il Wimax può essere un ottima soluzione sia per il digital divide sia per far fronte a carenze infrastrutturali sia per liberalizzare il mercato dell’ultimo miglio.

Abbiamo anche chiesto a Vincenzo Lobianco, AGCOM, se vi fosse l’intenzione di dare priorità alle zone digital divise, purtroppo la risposta è stata che non ci sarà nessuna priorità.

L’art. 3 della costituzione afferma:

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Quindi è la stessa costituzione a stabilire che debba esserci una priorità per le zone digital divise.

Questo articolo non era stato tenuto in considerazione neanche nella regolamentazione del Wi-Fi che è stato liberalizzato con due anni di ritardo rispetto agli altri stati europei, stesso ritardo accumulato dal Wimax in Italia.

Anche la risposta legata al fatto di garantire che le licenze non vengano monopolizzate dai soliti noti, non ci soddisfa in quanto si è parlato di licenze regionali, non sufficienti a garantire una concorrenza effettiva.

Noi faremo pervenire ad AGCOM ed al ministero delle comunicazioni la nostra proposta per la liberalizzazione del Wimax.
 
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