The FollowFriday Manifesto E Twitter: Quella Linea Sottile Che Divide Il Marketing Dallo Spam

La pratica del FollowFriday consiste nel segnalare via Twitter ai propri followers i contatti più interessanti che seguiamo tramite appositi twits per dar modo ai nostri amici di seguirli.

A nostra volta possiamo essere segnalati come contatti rilevanti dai nostri followers ed essere seguiti da un numero sempre maggiore di contatti.

Questa operazione di marketing via twitter viene eseguita ogni venerdì, da qui il nome #FollowFriday

Ma il FollowFriday è una interessante operazione di social networking oppure l’ennesima forma di spam applicata ai social media?

Grant McDonald aka @chichiri e Kay Ballard aka @KayBallard hanno avuto la bella idea di lanciare una interessante iniziativa chiamata The FollowFriday Manifesto, partendo da una premessa: il FollowFriday è potenzialmente una ottima iniziativa di networking, ma il modo con cui viene messa in opera da moltissimi utenti rischia di farla derivare in una mera operazione di spam.

Sono stato coinvolto con piacere in questa iniziativa con un invito a registrare ed inviare un podcast in inglese che descrive un mio esperimento proprio su questo argomento, lo puoi ascoltare qui (Kay ancora ride per il mio…."spiccato" accento italiano).

The Follow Friday Manifesto sostanzialmente intende aprire una conversazione tra gli utenti Twitter partendo dalle seguenti considerazioni; il FollowFriday  è stato creato in buona fede con l’intento di fornire un sistema semantico di raccomandazione dei propri contatti basato sulla rilevanza di interessi e sul filtro umano. 

Il sistema aperto ha però favorito un abuso di questa pratica, applicata con l’intento di aumentare la propria rilevanza in maniera fraudolenta ed artificiosa attraverso il rumore che nasconde i segnali rilevanti.

Considerando il fatto che le nuove forme di marketing vedono i social network come campo d’azione  gli utenti che si autoconclamano social media marketers pur senza averne le competenze aumentano a dismisura giorno dopo giorno. Ad occhi poco esperti infatti un alto numero di followers potrebbe sembrare condizione necessaria e sufficiente per essere social media expert, ma così non è. 

Esistono strumenti che favoriscono questo tipo di operazioni, ne riporto solo un paio;

SocialToo

Socialtoo

tra le altre funzionalità è in grado di attivare il follow automatico verso contatti che diventano nostri followers

The Twitter Tag Project

Twitter tag project

Inserita la username genera automaticamente i tweets per il followfriday

Si innesca pertanto il seguente meccanismo;

  • Si iniziano a seguire centinaia, migliaia di contatti che non ci interessano solo per sperare in un re-follow back (essere seguiti a nostra volta per una sorta di scambio di favori)
  • Si segnalano regolarmente ogni venerdì tutti i nostri contatti per sperare che questi facciano altrettanto, ed essere così esposti ad un numero esponenziale di utenti (gli amici degli amici)

risultato: rumore che offusca il segnale.

Due piccoli sporchi segreti sul FollowFriday

Primo piccolo sporco segreto sul FollowFriday

Kay ha fatto un piccolo esperimento, ha raccomandato con un twit un utente poco rilevante ai suoi 1.500 followers. Risultato: solo 7 o 8 contatti hanno interagito con la sua richiesta. Di fatto questo dimostra che l’efficacia del FollowFriday come spam-marketing lascia il tempo che trova

Secondo piccolo sporco segreto sul FollowFriday

Anche il sottoscritto (@ikaronet) ha fatto un esperimento. Se non ci metto il naso dentro le cose proprio non so farmi una idea precisa; ho bisogno di fare massa, di toccare, sperimentare, provare tutto.

Ho raccomandato i miei contatti raggruppandoli per gruppi di rilevanza, overo indicando il motivo per cui venivano raccomandati. Risultato: ho perso in pochi minuti 10 followers rilevanti e ne ho acquisiti 4 nuovi.

Il problema è che questi nuovi followes probabilmente si sono accodati al rumore che ho generato solo per sperare un re-follow back ed incrementare il proprio rank in Twitter.

Lo staff di Twitter contro il re-follow back

Un’altro fattore da considerare è la decisione dello staff di twitter di combattere queste nuove forme di spam con una azione ben precisa: cancellare gli account che dimostrano di applicare regolarmente la regola del re-follow back. Ovvero coloro che seguono a loro volta i proprio followers senza discernimento per il solo scopo di assicurarsi quel follower nel corso del tempo.

Questo metterebbe a rischio quegli utenti che hanno una ratio (follows:followers) pari a 1.

E tu che ne pensi del follow friday? Aderisci al FollowFriday Manifesto.