Email Marketing: Come Nascondere Il Tracciamento Dei Click Nelle Liste Email Di Aweber

Aweber è uno dei migliori servizi di direct email marketing e supporta molte, molte funzionalità tra le quali il tracciamento dei click che i tuoi lettori fanno sui link presenti nella email.

Il problema è che il parsing di Aweber trasforma il link in qualcosa di poco simpatico come: http://clicks.aweber.com/y/ct/?l=Jwe7R&mecc ecc ecc.

In caso di email in formato HTML il link è nascosto, ma per newsletter in ASCII (che prediligo) non c’è anchor ma solo il link nudo e crudo. In questo caso è possibile tracciare i click senza trasformare i link originali solo se si piazzano appositi Javascript nelle pagine di destinazione, ma  non sempre ne abbiamo la possibilità.

Dopo averci pensato ho trovato una maniera terribilmente semplice per tracciare i link facendoli apparire come link di TinyURL (o affini).

Come mascherare il tracciamento dei click in newsletter ascii con Aweber

  1. Creati una lista di comodo con un solo destinatario (tu)
  2. Genera un messaggio di broadcast con i links in questione, attivando l’opzione di click tracking
  3. Una volta ricevuta la email, prendo tutti i link codificati (http://clicks.aweber.com/y/ct/?l=Jwe7R…) e riducili con TinyURL (o analogo)
  4. Usa questi ultimi nel messaggio da inviare alla mailing list, e con l’opzione di click tracking disattivata

Sostanzialmente si tratta di recuperare i link che Aweber si trasforma, ridurli con un servizio apposito ed usarli senza farli passare di nuovo nel parser.

Succederà questo:

Click  sul link-> Decodifica TinyURL ->Tracciamento Aweber->Destinazione

Esempio

  1. Link originale
    http://ikaro.net/tariffe/confronto-offerte-adsl/
  2. Link trasformato dal parsing di Aweber per il click tracking
    http://clicks.aweber.com/y/ct/?l=Jwe7R&m=Jw7mVSwVKYIBnS&b=BZl_Tsd5BNM4Q1hmy8w9Og
  3. Link tracciato passato in TinyURL (ma da inviare senza la funzionalità di click tracking, altrimenti sarebbe riconvertito di nuovo).
    http://tinyurl.com/yaus3mu

Photo credit: Elekes Zsolt