Marketing Online: Come I Social Network Stanno Cambiando I Blog
Mi sono accorto in realtà che non solo non son morti, ma che stanno evolvendo in forme di comunicazione più strutturate proprio grazie ai social network.
Sto scrivendo il mio primo ebook su questo ed ho pensato di condividere in un post alcune riflessioni chiave che costituiscono il punto di partenza dal quale cercare di individuare strategie e metodologie precise per il blogger professionale al fine di coinvolgere i milioni di utenti che frequentano Facebook, e magari non hanno nell’aggregatore neanche un blog.
1. Il calo dei commenti nei blog non è un indicatore necessariamente negativo
I social network come Friendfeed oppure Facebook hanno solo frammentato e distribuito le conversazioni sui contenuti (anche dei blog).
In realtà ne esistono molte più ora di quanto non ce ne fossero qualche anno fa, eppure si dice che i blog siano morti. La realtà è che i contenuti dei blog, esendo distribuiti in maniera virale e senza controllo, costituiscono il seme per nuove conversazioni libere di nascere in mille luoghi diversi.
2. Non aspettare, cercali e vai tu da loro
Il primo punto implica un cambiamento drastico nel marketing online attuale rispetto a qualche anno fa: non è più possibile rimanere impassibili aspettando che i visitatori entrino dalla porta.
Bisogna individuare dove i nostri contenuti generano discussione e interesse, uscire ed andare da loro.
3. La rilevanza, senza evidenza, è nulla
Se suscitiamo interesse in un navigatore che magari non è mai entrato nel nostro blog dobbiamo essere in grado di offrirgli più di un modo per continuare a seguirci.
I post del blog non sono più sufficienti purtroppo, perchè è facile dimenticare dentro del.icio.us o Stumbleupon blog interessantissimi, anzi probabile, a causa di information overload e del rumore di fondo.
Il problema quindi non è più solo come creare contenuti rilevanti, ma anche come non vanificarli lasciandoli alla deriva nel rumore di fondo.
4. Dal professionale al personale
Nel social network aspetto professionale e personale non sono distinti, anzi.
Le persone, dopo esser state stimolate e coinvolte grazie ad informazione o un contenuto tendono ad avvicinarsi incuriosite verso la persona. Pertanto oltre ai post diventa importante la tua attività vista nel complesso, grazie alla quale puoi creare i contenuti che hanno suscitato interesse. In questa ottica è determinate il tutto:
- i bookmark che hai su del.icio.us o altrove
- i preferiti di Stumbleupon
- i tuoi commenti in altri blog
- i tuoi threads nei vari forum
- i video che preferisci
- le iterazioni tra le tue community sparse in rete
- ecc
5. Dal blogstreaming al brandstreaming
E’ finita pertanto l’epoca in cui il feed del blog permetteva di legare i lettori a noi. Ci sono troppi blog, troppe conversazioni da seguire, troppi forum interessanti, troppi social… molto viene perso per strada ed è inevitabile.
Dobbiamo avere la capacità di creare, aggregare e offrire contenuto rilevante in maniera automatica dai nostri post, i nostri bookmarks, i canali RSS preferiti, i nostro interventi nei forum, dai commenti e permettere agli altri di interagire con tutto questo in real time.
Nell’ebook ho intenzione di mostrare come pianificare tutto questo su Facebook, quali sono gli strumenti di cui abbiamo bisogno, come usarli e come mettere tutto in opera.
Image Credit
Diagramm: Tasosk
Calo visite: Dennis Owusu-Ansah
Testa in giù: Andres Rodriguez
Social: Noel Powell
veramente interessante questa riflessione, complimenti