Self Promotion E Social Media: 20 Segreti Inconfessabili Da Blogger

Usare i social media per autopromozione è una strategia conclamata e trasparente, ma i blogger hanno i loro segreti inconfessabili.

In questo mese trascorso offline scorrazzando sulle rodovie brasiliane oltre a riflessioni più o meno serie mi sono divertito ad immaginare quali siano le psicopatologie virtuali e le fantasie alle quali siamo tutti, chi più chi meno, soggetti (sto iniziando seriamente ma poi andrò degenerando nel demenziale come al solito, non riesco proprio a farne a meno…);

  1. Condividere su Twitter un post col titolo figo usando TwitThis, ma senza leggerne una parola
  2. Salutare ogni giorno tutti i contatti online con un messaggio cut & paste, solo per tenerli caldi e assicurarsi il voto su OKNOtizie o Digg
  3. Accingersi ad entrare ad una festa immaginando uno sconosciuto che ci vene incontro (davanti ai nostri amici) dicendo "Ma tu non sei …."
  4. Insinuare implicitamente nella testa della mamma o del cugino che ormai sei famoso
  5. Pensare che chi intervista in TV o sui giornali sempre le solite blogstar ancora non ha letto nulla scritto da te
  6. Leggere una notizia, non capire un cazzo, postarla su Twitter travisata per poi cancellarla sperando che nessuno l’abbia letta, e sparire offline come un sorcio in fuga
  7. Tornare online dopo tanto tempo di assenza, salutare su Twitter o FriendFeed ed immaginare una moltitudine di internauti che esclamano : Ah… è tornato
  8. Assentarsi un pò da Twitter o FriendFeed ed immaginare una moltitudine di internauti che esclamano : Ma che fine ha fatto?
  9. Tentare di vederti dal di fuori mentre stai scrivendo l’ultimo post, solo per garantire a tua futura memoria l’immagine di quando non eri ancora famoso
  10. Leggere costantemente un blog concorrente, non capirne appieno i contenuti e pensare che il suo successo è solo culo
  11. Leggere costantemente un blog concorrente, non capirne appieno i contenuti e pensare che fà successo solo perchè lecca il culo
  12. Dire a tutti che conosci molto bene una blogstar solo perchè ti ha lasciato un commento sporadico (ed anche un pò acido) su un post
  13. Dire agli amici che le multinazionali ti cercano pregandoti di recensire i loro prodotti, dopo aver ricevuto una email di una azienducola che ti prega di spammare gratis sul tuo stesso blog un prodotto scadente senza neanche mettertelo a disposizione
  14. Accettare la proposta dell’azienducola convinto che sia la gavetta che precede la notorietà
  15. Immaginarti con la tua famiglia al ristorante mentre al tavolo vicino si parla del tuo blog mentre tu fai finta di non sentire nulla
  16. Mantenere il tuo profilo Twitter con un numero di followers sempre risorosamente più alto rispetto ai follows
  17. Fare lo spocchioso con chi usa AdSense dopo averlo tolto sul tuo blog perchè non rendeva un centesimo
  18. Immaginare la blogstar carina, che non ricambia mai le richieste di contatto, mentre ti incontra in un barcamp e capisce quale errore abbia commesso
  19. Immaginare nel futuro la tua camera o il tuo studio protetto da un vetro con un cartello scrivania che recita Qui iniziò tutto…

E’ inutile che fai quella faccia, tanto ci sei anche tu qua in mezzo 🙂 Ogni peccato vale un punto. Io ne ho fatti 5, te? Colgo l’occasione per consigliarti la lettura di The Paradox of Self-Promotion with Social Media un buon articolo di Matt Peters che tenta di analizzare le dinamiche che possono far convivere senza danni autopromozione e social media.

Dall’articolo riporto una bella frase: "Seth Godin doesn’t have to share his own posts, nor do Kevin Nalts or Chris Crocker need to share their own videos. But they didn’t start out that way!"

In effetti mi sono sempre chiesto se anche le blogstar abbiano iniziato diffondendo manualmente ogni post tramite i social media come è prassi oggi giorno.