Se dessi retta a Facebook…
Sono sempre stato del parere che Internet ed i social media in realtà non hanno un ruolo così determinante nell’imbarbarimento della vita sociale e della comunicazione.
I social piuttosto riescono a concentrare in maniera generalizzata la levatura morale media e gli umori delle persone in un palmo di mano, e ti gettano addosso in una manciata di secondi quello che, prima di Internet, avresti potuto ascoltare/percepire/assorbire solo in termini di mesi.
Come dire: non è Facebook il cattivone, ma è solo lo specchio che ci mostra senza via di scampo come siamo in realtà con buona pace di come ci piace percepirci.
Se dessi retta a Facebook:
- Non dovrei mangiare la carne, che chi la mangia è un necrofilo deplorevole cannibale di cadaveri animali
- Non dovrei essere vegetariano che “quel colorito un po’ sul verde che tristezza…“
- Non dovrei votare Berlusconi perché è un porco
- Non dovrei votare Bersani perché è in bianco e nero
- Non dovrei votare Renzi perché è populista
- Non dovrei simpatizzare col M5S perché “sono un branco di imbecilli guidati da un ex-comico che si è arricchito coi soldi nostri manovrato da un cavaliere templare deviato“
- Non dovrei guardare Sanremo perché è truccato
- Non dovrei seguire il calcio che è il mezzo per tenerci schiavi
- Non dovrei postare foto di gatti che sembro un disadattato sociale
- Non dovrei postare foto di figli che “ma che genitori incoscienti che ci sono oggi“
- Non dovrei postare foto di cibo che “ma una vita ce l’hai?“
- Non dovrei criticare l’Italia che “ma allora vattene all’estero“
- Non dovrei vivere all’estero che “tanto invece di pulire cessi in Italia li pulisci fuori“
- Non dovrei aprire una attività all’estero “che brutto porco, noi qui ci si ammazza e tu porti i milioni fuori“
- Non devo postare gli affari miei che poi non sembro professionale
- Non devo postare roba di lavoro che “ma rilassate un attimo“
- Non devo postare la foto del posto fico dove sono stato in vacanza che “ma co sta crisi la gente coi figli che non mangiano e tu a fare lo sborone“
- Non devo postare foto del viaggio con zaino in spalla che “tutti bravi a fare la zecca, con i soldi di papà“
- Non posso postare durante un viaggio di lavoro che “è arrivato Briatore è arrivato…“
- Non posso sbagliare un accento scrivendo da una tastiera straniera “che !cribbio! state distruggendo l’italiano”
- Non posso criticare il sistema startup “che tanto solo perché non ci riesci“
- Non posso dire che sono uno startupper che “eccone un altro che vuol fare Facebook“.
- Non dovevo sposarmi in chiesa che “ma che noia che barba che antico…
Ma che ansia che me fate venì… vado a farmi un paio di uova al tartufo.