La Persuasione E Gli Interruttori Della Mente: La Pubblicità Di Enel
La nuova pubblicità Enel che annuncia l’offerta Tutto Compreso (tariffe bimestrali a forfait) costituisce un esempio eccellente per dimostrare come attraverso le parole sia possibile persuadere la mente umana attraverso opportuni interruttori e guidarla verso un ragionamento predefinito.
La persuasione, la propaganda, la manipolazione dei bisogni e delle opinioni è un argomento che mi appassiona. Seguimi e ti dimostrerò come sia possibile, attraverso un uso sapiente delle parole, prendere questa offerta e farla apparire un grande vantaggio o una grossa fregatura, a seconda di come voglio farla apparire.
Ti prego di considerare questo post come puro esercizio mentale fine a se stesso, senza alcuna vena polemica nei confronti dell’azienda o dello spot in oggetto.
Lo spot
Questo è un estratto dello spot principale, osservalo attentamente;
Il vantaggio;
Saprai sempre quanto spendi ogni mese se rientri nei limiti di consumo scelti. Senza sorprese.
Avrai il controllo della bolletta, non ti succederà più di ricevere batoste in busta chiusa. Pagherai poco. Bello no? 🙂
Dall’altra parte
Bene, ora svesto i panni di agente Enel e metto quelli di un competitor … uhm… facciamo Acea Electrabel?
Una grande compagnia come Enel studia bene le offerte prima di lanciarle, per cui avranno senza dubbio accertato che anche nella peggiore situazione possibile l’offerta costituisca una fonte di profitto, e non una perdita.
E la peggiore delle situazioni è che tutti i clienti che scelgono una taglia consumino esattamente il limite di Kilowattora previsti dal loro piano, non una inezia di meno.
Per cui posso affermare senza timore di essere smentito che gli importi delle tre tariffe flat costituiscono il giusto prezzo per le quantità di energia limite previste
Ma se è così, posso quindi dire che lo spot Enel afferma che… (prendendo la taglia di mezzo come esempio);
Ti fatturiamo il costo di 225kWh a patto che tu ne consumi meno!
Suona diverso vero?
Conclusioni
Tornando nei panni di Ikaro, immagina che potere hanno i media nella nostra testa vista la semplicità di plasmare una situazione oggettiva per generare bisogni al fine di proporre soluzioni preventivamente pianificate.
E immagina quanto il mondo possa funzionare diversamente da come ce lo propinano.
Sono anche io un appassionato di queste tematiche Daniele: ottimo articolo. Sarebbe molto interessante fare questo esercizio per tutte le pubblicità che ascoltiamo: è sorprendente come un ascolto attento ci permetta di scovare certi tranelli..
Andrea.
Si, sarebbe un esperimento estremamente interessante. Magari valutiamo la cosa, non è detto che non valga la pena farlo.
il ragionamento “Dall’altra parte” non fa una piega!
Mhhh… stavolta non mi hai convinto del tutto.
Secondo me Enel ha fatto un’analisi statistica dei consumi medi, accettando il “rischio” che tutti consumino precisamente fino alla soglia del piano tariffario prescelto.
La cosa è chiaramente impossibile, anche perchè l’italiano medio, sapendo del limite, cercherà di rimanere abbondantemente sotto per non rischiare di sforare e pagare di più. Le offerte sono:
* Small fino 100 kWh/mese, 12 euro mensili
per ogni kWh consumato oltre 100 kWh/mese, si applica un importo unitario di 0,24 euro
* Medium fino a 225 kWh/mese, 28 euro mensili
per ogni kWh consumato oltre 225 kWh/mese, si applica un importo unitario di 0,28 euro
* Large fino a 300 kWh/mese, 44 euro mensili
per ogni kWh consumato oltre 300 kWh/mese, si applica un importo unitario di 0,32 euro
Credo si possa supporre che, prima delle offerte, il consumatore “medium” avesse un costo energetico medio di 27 euro, variabile tra tra i 25 ed i 30 euro, per un consumo medio di 200 kwh, variabile tra 170 e 230 kwh.
In questo modo Enel potrebbe ricavare una media di un euro in più al mese (27 contro 28 euro), aumentando la soglia a 225 kwh, ben sapendo che i consumi resteranno intorno ai 200 kwh o che addirittura scenderanno per il timore degli utenti di superare il limite.
Per chi poi dovesse superare il limite, il prezzo di 1 Kwh è più che raddoppiato (0,12 contro 0,28).
Come al solito ci saranno alcuni che ci guadagneranno qualcosa ed altri che ci perderanno , ma sui grandi numeri il vero vincitore è, come dici tu, il gestore.
Ti convince il ragionamento?
Ma anche tu l’hai detto nel tuo commento: “La cosa è chiaramente impossibile, anche perchè l’italiano medio, sapendo del limite, cercherà di rimanere abbondantemente sotto per non rischiare di sforare e pagare di più.”. E’ qui la chiave.
Espressa in altro modo: “Ti fatturiamo il costo di 225kWh a patto che tu ne consumi meno!”
Ora mi sento meno solo nei miei vaneggiamenti mentali 😉
Allora leggiti questo niki, qui c’è la mia vena paranoica espressa al 100% 🙂 http://www.ikaro.net/articoli/cnt/blogger_arrestato-00599.html
Butto li una domanda, esisterà una qualche relazione con l’attuale crisi economica? Premesso che da profano, secondo me il ragionamento non fa una piega.
Anche io sono solo un appassionato Ignazio, non vanto nessun titolo accademico in merito a questo argomento. Non capisco la relazione tra questo post e la crisi 🙂
Saprai sempre quanto spendi ogni mese se rientri nei limiti di consumo scelti. Senza sorprese.
Ti fatturiamo il costo di 225kWh a patto che tu ne consumi meno!
Due verità a confronto. Lo spot televisivo che ha girato sui principali canali nazionali le ultime settimane http://www.youtube.com/watch?v=EB53yNEF7G4 conferma sicuramente la sensazione di sicurezza sulle spese di energia che Enel vuole trasmettere.
Ma come leggi questo tipo di messaggio? http://www.youtube.com/watch?v=21kF4vS-GSA
Sempre che faccia parte della stessa campagna (alla fine del video trovi l’interruttore della pubblicità), sembra una campagna informativa sul consumo degli elettrodomestici…
Come leggi questo messaggio? Il consumo del aspirapolvere per catturare zanzare non induce proprio a consumare di meno…….
O si tratta semplicemente di un progetto scollegato a ogni logica commerciale?
Non so Giacomo,
così su due piedi posso solo azzardare qualche idea buttata giù li
– Ipotesi complottista
Ti offrono un flat, ti spingono a consumar meno e così guadagnano su quanto non consumato
– Ipotesi buonista
Sono bravi e si preoccupano dell’ambiente, senza che questo abbia a che fare con il loro tornaconto
Non so se la prima sia corretta, ma di sicuro non credo alla seconda