Prestiti Sociali Tra Privati: Come Il Social Lending Può Sostituire Le Banche

Social lending significa micro-finanziamenti tra privati a basso costo, con l’esclusione dell’intermediazione bancaria.

Dopo Zopa arriva  in Italia Boober, il sito di social lending per i prestiti peer-to-peer senza intermediazione bancaria (prestiti sociali). Ho avuto il piacere di chiacchierare per una mezz’ora con Andrea Girelli di Boober Italia che mi ha chiarito i punti chiave del servizio. Ma prima di continuare meglio chiarire come funzionano i prestiti P2P per chi non ne ha mai sentito parlare.

Photo credit: mitarart

Prestiti Peer-to-peer: persone che finanziano persone

I prestiti sociali sono interamente gestiti con dinamiche di social networking. Il social  lending è per i finanziamenti ciò che eBay rappresenta per le compravendite: scompare l’intermediario e (quasi) tutto viene gestito tra privati.

Questi i punti essenziali del meccanismo:

  1. Chi richiede il prestito specifica la cifra di cui ha bisogno e in quali termini può restituire il finanziamento
  2. Il finanziatore decide di offrire una determinata somma per una determinata richiesta
  3. Quando TOT finanziatori coprono per intero una richiesta di finanziamento, il prestito parte

e questi sono i punti degni di rilievo:

  • sia i richiedenti che i finanziatori sono privati cittadini che decidono di chiedere o investire una determinata somma
  • le banche escono dal gioco
  • le spese ovviamente si abbassano facendo risparmiare chi è stato finanziato e facendo guadagnare il finanziatore

Il social lending può essere usato richiedere prestiti oppure per investire il proprio denaro. Cosa ci guadagna Boober? Il 10% del rendimento del finanziatore, e una piccola commissione sul prestito erogato dovuta dal richiedente.

Caratteristiche specifiche di Boober Italia 

Aperto in italia a Novembre del 2007 dopo l’esplosione in Olanda ove il progetto è partito nel Febbraio 2007, Boober è un progetto di Boober International e Centax spa. Il principale competitor è Zopa. Sul blog di Quintarelli puoi trovare una tabella comparativa tra Zoopa e Boober, per cui preferisco sottolineare qualche punto chiaritomi da Andrea Girelli via telefono e rimandarti al post di Quintarelli per la comparazione tra i due servizi.

Per veder esaminata la propria richiesta di ammissione come richiedente bisogna versare 20 euro, l’iscrizione per i finanziatori di 9,95€ è gratuita per tutto il 2008.

L’ammissione dei richiedenti è abbastanza selettiva per ridurre a priori il rischio dei finanziatori. Il calcolo del rating inoltre (indicatore di rischio, ovvero quanto una persona può ritenersi affidabile nei pagamenti) avviene utilizzando le stesse banche dati dei normali canali di finanziamento.

Inoltre non si può aprire un finanziamento e contemporaneamente finanziare prestiti. L’importo massimo stanziabile da parte dei finanziatori è di 50.000 euro, ma per ogni singola richiesta di prestito non è possibile offrire più del 10% del capitale stanziato (in ogni caso non più di 500 euro per volta). Si possono chiedere prestiti da 2.000 a 50.000 euro.

In poche parole Boober, così come Zopa sono servizi sociali che eliminano le banche nei meccanismi di finanziamento, che avvengono tra privati. Cìò non vuol dire che sia più facile vedersi erogato un finanziamento sociale di quanto non sia ottenerne uno tramite un canale finanziario tradizionale, anzi.

Il calcolo dell’indicatore di rischio avviene con le stesse basi dati utilizzate da banche e istituti finanziari, per cui se una banca non ti fornisce un finanziamento molto probabilmente non ti verrà erogato neanche dai portali di Social Lending.