Microblogging E Community: La Faida Meemi Vs Parlaa
Recentemente è uscito Parlaa, una piattaforma di microblogging ad opera del team di Coolstreaming. La cosa mi è stata comunicata da Pierluigi Mele e dopo averci fatto un giro ho segnalato la cosa con un post, come faccio spesso con altri servizi. Lo staff ha ritenuto opportuno linkarmi spontaneamente nella schermata pre-lancio (e li ringrazio perchè mi ha fatto piacere) assieme a Geekissimo che aveva fatto lo stesso.
L’apertura di Parlaa è stata seguita da molto sarcasmo specie su FF in gran esternato da supporters dell’altro servizio di Microblogging italiano, Meemi. Non ho avuto il minimo timore nel manifestare il mio fastidio in merito a questo atteggiamento, ma non tanto per le critiche quanto per il tono volutamente sprezzante della maggior parte dei commenti.
Photo credit: Alex Bramwell
In un attimo ovviamente sono diventato l’amico di parlaa o uno dello staff, e solo dopo aver trovato questo 3D su Meemi in cui un utente Meemi reindirizza altri utenti sul mio e su altri post per la… campagna ho ritenuto opportuno chiarire alcune cose con l’unico scopo di dimostrare l’assurdità di questi comportamenti.
Non faccio parte dello staff, sono loro amico come lo sono di tutti
Perchè conosco lo staff? La conoscenza che ho dello staff di Parlaa risale a tempo addietro, precisamente a Gennaio 2006 quanto Coolstreaming venne chiuso dalla finanza e per i gestori, denunciati penalmente, fu chiesta persino la prigione. Nel mio piccolo presi immediatamente le difese dello staff con un post scritto immediatamente dopo l’uscita della notizia, mentre altri giornalisti e blogger cantavano vittoria sul gruppetto di pirati brufolosi che rubano i segnali dalla cina per guardare le partite a sbafo.
Col passare del tempo poi tutti i blogger si allinearono sulla difesa, ma all’inizio non fu così. Lo staff mi dimostrò il suo apprezzamento e da allora ci sentiamo via email e via skype.
Perchè ho fatto il difensore di Parlaa
Molte critiche erano costruttive ed oggettive in merito a malfunzionamenti e bug ancora da sistemare. Ma la quasi totalità delle altre usava questi malfunzionamenti semplicemente per screditare.
A supporto di questa affermazione faccio tre semplici considerazioni;
- Una delle critiche più accanite verso Parlaa da parte di utenti meemi è l’assenza della privacy policy al momento dell’apertura. Ma dove sono responsabile e trattamento dati su Meemi? Ad oggi, 10 Luglio 2009 sono informazioni che mancano.
- Altra critica è l’assenza di info precise sullo staff. Dove sono in Meemi? Non li ho trovati. Si, ci son le foto ma non nomi e riferimenti precisi.
- se ad un utente non piace un servizio non lo usa, non sta a rompere i marroni a tutto il mondo come stan facendo sino a questo momento
Non ho assolutamente nulla contro Meemi, e lo specifico bene anche al gestore del servizo Enrico con il quale ho avuto modo di scambiare qualche battuta su FF. Avrebbe potuto essere qualsiasi altro servizio, avrei reagito nello stesso modo anche considerando che ho un difetto genetico che mi neutralizza l’autoinibizione naturale che può venire quando si tende ad esternare opinioni differenti dalla quelle della maggioranza.
Cosa mi ha dato più fastidio
Più volte chi criticava diceva di farlo in maniera costruttiva e senza intento persecutorio mentre al contrario la maggior parte era già organizzata per saltare quà e la in rete al fine attaccare in massa e fuggire. Ragazzi… si vede quando succede, andiamo.
Concludendo
Auguro ad Enrico di Meemi un bel futuro perchè è riuscito ad aggregare una bella community con molto lavoro e molta capacità, e in Italia è una cosa rara. Auguro a Parlaa di crescere bene.
Per il resto all’estero vedo nascere decine e decine di servizi similari, oppure organizzare più barcamp in un giorno solo e non c’è questo atteggiamento da provinciali.
In merito alla seconda domanda, per lo staff, segnalo questo link:
http://meemi.it/p/about 🙂
Per quanto riguarda “la cricca organizzata di commentatori” non credi di esagerare un po ? 🙂
Ci si conosce tra di noi ormai da qualche settimana, si parla in msn, tutti sanno cosa gli altri amici pensano del nuovo Social Network, allora si condivide un link e tutti pubblicano i propri pareri ed opinioni. Nessuno ha espresso un parere positivo (o quasi nessuno) perchè nessuno ne ha avuti, non perchè sono stati emarginati o esclusi.
In merito alla terza affermazione, credo che tu abbia sbagliato di grosso il tiro.
Su Meemi si parlava di Parlaa e si esprimevano opinioni.
Su FF altre persone esprimevano le proprie opinioni.
Non seguo Twitter e Facebook, ma sono sicuro che anche li se ne è parlato.
E allora che facciamo ? Chiudiamo i siti web perchè gli utenti non possono esprimere più di una volta il proprio pensiero ? 🙂
Attilio, quella pagina l’avevo vista ma non c’è il trattamento dei dati, né il responsabile. Non ci sono neanche gli autori ma solo gli avatar e dei riferimenti generici. Tutto ok, ce ne sono molti così ma prima di attaccare gli altri andrei un attimo a controllare a casa mia…
Per la PP hai ragione, neanche io la vedo.
Per l’about, si lamentava solo di sapere chi ci fosse dietro Parlaa, non nomi e cognome, indirizzo, p. iva ecc 😛
Un nikname e mgari un avatar era tutto quello a cui gli utenti ambivano.
Su Meemi c’è 😉
ikaro siamo solo utenti affezionati, niente di più 🙂
Ciao Ikaro, ti rispondo in quanto “preso in causa” dal tuo sfogo. Prima di tutto, guarda che la “chiamata alle armi” da parte di Morgana era solo un gioco. Siamo tutti utenti affezionati di Meemi, e si scherza. Non vorrei che pensassi che Enrico ha organizzato un gruppo di mercenari tra i suoi utenti che vanno in giro a spammare il suo servizio 😉
Per il resto, tu potrai essere stato giustamente infastidito da alcuni commenti fatti sull’onda dell’emotività, e nel caso io abbia personalmente esagerato mi scuso (non posso farlo per gli altri 😉 ), ma rimane il fatto che anche noi che supportiamo il lavoro del buon Enrico siamo stati infastiditi dall’ondata di articoli del tipo “Arriva finalmente l’anti twitter italiano”, che “dimenticavano” di citare tutti gli altri servizi italiani già presenti.
So benissimo che tu non l’hai fatto in malafede, ma rimane il fatto che io, da blogger, non ritengo giusto scrivere un articolo parlando di un servizio, proponendolo come un’assoluta novità quando è uguale ad altre cose già esistenti. Tutto qua. Se abbiamo frainteso il tuo messaggio, come hai scritto altrove, mi spiace, ma la comunicazione è fatta così.
Per il resto, come ho già detto, non c’è nessuna “faida” tra meemi e parlaa, solo utenti diversi, che preferiscono servizi diversi. Se poi il fatto di “propagandare” un po’ il servizio che più preferiamo ti sembra esagerato, mi spiace 🙂
Con amicizia, eh! 😉
Ciao, guarda che non è affatto uno sfogo ma un chiarimento. Molte volte è difficile spiegare punti di vista e posizioni in pochi caratteri per cui l’ho fatto qui. Riguardo la tua posizione non ha nulla per cui scusarti, figuriamoci. Hai il diritto di esprimere la tua opinione come io ho il diritto di dire la mia.
L’unica cosa che mi abbatte un pò non è tanto quello che è successo quanto il fatto che succede solo da noi.
Ciao
Daniele
Ciao omonimo 🙂
Anche il mio era un chiarimento 🙂 Io francamente non vedo nulla di male, se degli utenti che apprezzano un servizio lo difendono da quelle che ritengono informazioni imprecise. Ripeto, nessun accusa, è un’opinione, sono un blogger anche io e quante volte capita!
Se poi ci sono state delle critiche a parlaa immotivate, mi spiace, e naturalmente auguro ai ragazzi di parlaa tanta fortuna, così come ad altri social network italiani e mondiali appena nati 🙂 La pluralità sulla Rete è cosa buona.
Poi io personalmente non apprezzo e non uso parlaa per alcune sue scelte di base, come il limite dei 200 caratteri (come twitter), ma chiaramente sono gusti personali.
Fine della diatriba (essendo un mac-user, sono abituato alle “guerre di religione”, che ti assicuro, purtroppo, accadono anche fuori dal territorio italico 🙂 )
Ma perchè lo devi difendere? E’ questo che non capisco. Qual’è il timore.. quello che si perdano utenti a vantaggio dell’altra piataforma?
ps. mac vs pc è una guerra globale 🙂
@ikaro: per il puro piacere di quella che ritengo essere la “verità”? (non esiste una verità assoluta, ognuno ha la sua visione e mi sembra giusto difenderla, naturalmente con l’apertura mentale di poterla “modificare” con il dialogo).
Tanto per fare un esempio a me vicino, se una persona dice qualcosa che non ritengo giusto sui Mac, io intervengo, non perchè abbia interesse a difenderli, ma per esprimere la mia opinione 🙂
Guarda, ti confesso che non lo capisco. Giuro. Apre un altro servizio…ok. E’ meglio? E’ Peggio? Ma che cambia se te ne preferisci uno e vuoi usare quello?
Immagina se funzionasse come dici tu anche per i blog tecnologici
Beh, non cambia nulla, ma perchè non dovrei poter esprimere la mia opinione su un servizio?
Per esempio, io ho provato twitter, l’ho abbandonato dopo pochi giorni perchè non mi piaceva assolutamente, lasciandolo solo come “archivio automatico” dei mie articoli sul blog. Non vedo nulla di male se, quando mi capita di parlarne, dico la mia opinione negativa su twitter. Poi, visto che stiamo parlando di servizi e non di questioni di vita o di morte, capita di scherzarci su 🙂
Stessa cosa per il mio blog. Non credo cambi nulla ad Apple se io dico la mia sulle sue faccende, al massimo convinco una o due persone. Solo che mi piace dire la mia 😛
Comunque niente di male, abbiamo opinioni diverse…
IMHO non c’è nessuna faida. Son 2 cose diversissime.
Io un pò di animosità la vedo
per conto mio, non posso che ringraziarti per l’importanza che hai dato al mio piccolo meme… un affettuoso saluto… 🙂
Morgana
Ma figurati 🙂 Ho notato il tuo meme perchè mi arrivavano utenti da li.
lol, ikaro l’hai smontata 😀
quella già stava cominciando a mettersi in posa per fare le foto con i fotografi 😀 !!
Veramente era un complimento… mi sta passando visitatori!
se volete, posso anche comprarmi un abito da sera rosso Valentino e scrivere un discorso di ringraziamento… 🙂
Miii..penso ti costerebbe troppo
Ci sono
– da una parte utenti affezionati di un servizio che parla italiano da 2 anni e che è così ora perchè ad Enrico e Crocchetta son state fatte le pulci per averlo come lo vogliamo e che non si è mai presentato come il Twitter italiano, perchè non lo è, è molto diverso, anche se è ovvio che da Twitter, facebook, Friendfeed ecc. cerca di prendere il meglio delle funzionalità e le implementa (facendole betatestare agli affezionati, come me, prima di rilasciare qualcosa e farci magari una figuraccia
e
– dall’altra un nuovo servizio che si è posto al mondo come il primo twitter italiano che è praticamente allo stato attuale una beta che sembra solo un’esercitazione di progammazione di base. Ben venga il nuovo servizio italiano. Ma non c’è nulla di valore aggiunto. Anzi, si va a vanti di giorno in giorno con: un utente segnala un bug, l’admin lo ripara o se ne accorge anche lui e promette riparo. E sembra che le feature che rilasciano man mano chi sa che cosa siano…quando sono l’attrezzatura di base di un servizio che si propone come il primo twitter italiano, il primo microblogging italiano…
Ripeto, Meemi e Parlaa son due cose diversissime. E anche i livelli della concersazione son diversissimi.
Caterina, ma nessuno si è posto come primo twitter italiano. E’ questo che mi lascia perplesso. Perchè continuate a dire questo?
spero di aver fatto lo screenshot della home visto che cambiata e ti dico dove c’è scritto…
E’ il mio stile quando faccio una cosa deve far sempre discutere 😀
@catepol sei intelligente ma non hai capito ancora il punto nodale…
Cio’ che vedi e’ una beta , beta sta per progetto in costruzione…
In soli 7 giorni abbiamo aggiunto oltre 50 feauture,integrazioni con tweeter ecc. Ti sfido a trovare un servizio italiano che in una sola settimana faccia tanto?.
Abbiamo 5 programmatori che ci lavorano dietro,diversi server…io non faccio le cose tanto per… va o non va a me non interessa nulla… da internet ho avuto tantissimo, semplicemente amo questro stumento.
Eppoi state assistendo alla nascita di un social network partendo da ZERO tutto cioe’ stupendo per come la vedo io.
Una cosa e’ certa se prima meemi non lo conosceva nessuno ora sta avendo un po’ di pubblicita’… su internet c’e’ posto per tutti ricordate.
Non rispondo a flame o altro. questo mi basta :D.
Parlaa!
se prima meemi non lo conosceva nessuno io come faccio ad avere 100 e passa amici di meemi?
Meemi è ben conosciuto ormai, questo è vero
Allora… mi sento di entrare nel merito, visto che sono coinvolto abbastanza direttamente in questa “piccola faida”, durante la quale sono sempre stato zitto nonostante leggessi tutto. Un post di finale chiarimento penso che se ne senta il bisogno. Mi presento: faccio parte dello staff di Coolstreaming e di quello di Parlaa. Non sono io il creatore (non so proprio nulla di programmazione, al limite un pò di html), ma diciamo che sono un collaboratore (nel mio piccolo) e un consigliere.
Innanzitutto: Parlaa non si è mai proclamato il primo servizio di micro-blogging italiano nè l’anti-twitter, questo l’avete detto solamente voi. Sebbene io non ne conoscessi altri (nemmeno Meemi), ero sicuro che Parlaa non fosse il primo: ormai il fenomeno si protrae da anni ed è alquanto utopistico pensare che Parlaa, nel 2009 inoltrato, sia il primo servizio del genere italiano.
Dopo l’articolo fatto qua da Ikaro circa due settimane fa, io ho mostrato a Ferdinando Toscano di Geekissimo (mio ex collaboratore su un blog e ottimo amico) il sito Parlaa.com: ATTENZIONE, non in quanto scrittore su Geekissimo, ma solo per mostrargli cosa avevo appena provato (tra di noi ci scambiamo link di vari servizi per discuterne). A quel punto lui ha deciso di farne un articolo, probabilmente perchè era in assenza di servizi da recensire per il giorno seguente, mentre io non ne avevo fatta richiesta alcuna (il link di Geekissimo sulla home countdown di Parlaa è stato un segno di ringraziamento per l’articolo realizzato, non una prova evidente di una collaborazione fra i due siti come qualcuno ha ingiustamente detto). Mi ha dato altamente fastidio come il mio amico sia stato da subito accusato di marchetta, guarda caso soprattutto dagli utenti di Meemi (e poi non c’è nessuna faida). Anche lui (e l’ha anche scritto), esattamente come me, non era a conoscenza di Meemi o di altri servizi del genere italiani, ma non ha MAI avuto la pretesa di proclamarlo come l’unico servizio italiano o come anti-twitter, nè ha fatto una recensione atta solamente ad esaltare Parlaa. Lo stesso discorso vale per Ikaro.
Meemi, venutone a conoscenza dopo le polemiche, l’ho guardato e mi complimento con Enrico, il creatore, per la creazione, da due anni or sono, di un servizio mettendoci molto impegno e dedizione. Parlaa dal canto suo non ha i due anni di sviluppo che ha Meemi, ma su Friendfeed & co la gente ha preferito sparare a zero con ironia pungente. Posso essere d’accordo con voi quando dite che forse bisognava aspettare un pò prima di renderlo pubblico e testare le nuove features con beta testers selezionati, invece che rilasciarlo un pò scarno, ma questa non è stata una mia scelta, dopotutto io sono un piccolo collaboratore. A favore va, però, se qualcuno di voi, dopo averlo criticato e averci un pò riso sopra in giro per il web, ci sarà ritornato a farci un giro, che le funzioni e le migliorie arrivano più volte al giorno e il servizio nella sua complessività sta crescendo di giorno in giorno molto velocemente (non è aperto neanche da 10 giorni). Tutto questo perchè alle spalle c’è un team collaudato (quello di Coolstreaming), che possiede sia risorse sia competenze (Coolstreaming è un network a dir poco enorme).
Sperando che questo post serva da chiarimento, vi saluto tutti.
spero di avere lo screenshot della home da qualche parte, prima della sparizione della dicitura twitter italiano
Beh, se ci fosse scritto twitter italiano (non mi ricordo sinceramente), io lo interpreterei come un servizio italiano simile a twitter, non l’unico italiano nè il “soppiantatore di twitter”, nè altri proclami folli.
me lo sarò sognato mettiamola così… 😛 ad ogni modo e qui permettimi di sorridere. simile a twitter in nulla. Se non per il fatto che c’è un box in cui puoi scrivere qualcosa. Anche qui…hanno fallito colossi come Jaiku e Pownce…per la cronaca (e jaiku era google, non io, nè tu…). Ad ogni modo io seguo la crescita se ci sarà di parlaa…
Si, ma Jaiku e Pownce eran nati per essere killer-app, Parlaa non è così presuntuosa. Vuole essere una alternativa e quello che sarà si vedrà strada facendo. Jaiku e Pownce semplicemente non avevano abbastanza utenti per quanto avevano investito e sperato: tutti i loro utenti di sicuro avrebbero superato di gran lunga quelli di Meemi (che al momento sono di più dei nostri).
Si parla tanto di numero di utenti, ma non del numero di contenuti generati. Come mai ?
Non lo ritenete un dato valente ? (mi riferisco non solo al team di Parlaa, ma anche agli altri intervenuti)
Caterina eccolo uno screenshot prima dell’apertura http://www.ikaro.net/articoli/cnt/parlaa-00847.html
Cmq non penso sia questo il succo della questione
io come sapete torno spesso a farci un giro, a vedere le novità ecc. E vi punzecchio. Si vi punzecchio. Ma per un motivo ben preciso. Non è pensabile IMHO che si esca con un servizio non conoscendo almeno i servizi simili, i competitor possibili italiani ed internazionali ma soprattutto le dinamiche dei social network, che sono conversazioni liquide. Questo è quello che date a vedere dall’apertura della beta. Sicuramente siete professionisti e sviluppatori non alle prime armi. Ma non basta…converrete. Perchè con tutto quello che c’è a disposizione in giro… l’utente rimane dove si trova meglio. my 2 cents
Io posso capire le tue critiche ma non basta avere un blog 2.0 per innalzarsi a tuttologa…Sono la bellezza di 13 anni che io sto su internet affrontando battaglie ben peggiori di quella che vi siete ficcate in testa di fare… I numeri che fa meemi sono statisticamente bassi e personalmente non porterei mai avanti un progetto senza avere almeno una revenue decente,queste sono scelte poi personali e commerciali.
Qui nessuno ha mai detto che si deve sostituire twitter e francamente solo un folle puo’ pensarlo… ma pare che qualcuno pensi che gia’ esista un twitter italiano o no? nessuno lo conosce ma esiste…
A me non interessa di meemi e ne di twitter , io non mi fermo, non mi sono mai fermato…
a me basta aver creato la piattaforma…tu ti chiederai perche’?.. io ti rispondo se non riesci a capirlo allora devi studiare ancora :D.
Sembro cattivo ma non lo sono 😀
Con questa ti saluto e non te la prendere.. a volte ci sono persone che possono insegnarti alcune cose.
Dovrò studiare anche io 🙂
Non si finisce mai di imparare!… Attilio
Volevo aggiungere un piccolo appunto sul messaggio di prima , era una critica prettamente tecnica, non vorrei che catepol(caterina) non conoscendola se la prendesse… rispetto il suo lavoro senza alcun chiaroscuro.
Grazie a tutti se volete contattare la redazione di parlaa potete farlo tramite il contact.
ti ringrazio per la tuttologa…che non sono. Mi occupo di tecnologie per la didattica…è il mio mestiere vedere come funzionano le cose in rete, conoscerle e poi spiegare come utilizzarle per un obiettivo. Io studio sempre, infatti studio anche voi.
e ti aggiungo e mi fermo…non stai parlando con una ragazzina 2.0. Ma fine del discorso.Auguri per il vostro progetto. Contanta che con le mie pseudo critiche e pseudo polemiche siano arrivati a voi un paio di utenti in più.
Te la sei presa… :D…. Lo so chi sei ti seguo… 😉
Ora vado.
assolutamente…solo, come dite voi: ho commentato. Fine della discussione.
Guarda se non fosse… ti inviterei a cena 😀 mi tieni testa… non incontro molto persone che riescono ehehe.
Dai basta che poi ci accusano di flameee 😀
Penso che il 3d sia esaurito… tutto chiarito.. tutti amici e pace. Chiudo i commenti per evitare rigurgiti flammeschi. Anzi, do del mio togliendo la parola Blogosferucola dal titolo, che mi sembra inappropriata.
Lunga pace e prosperità 🙂
Daniele