Neutralità della Rete, Bitstream e IPTV di Telecom

Alice 20 MB viola la neutralità della rete, ha bassi standard di qualità e si basa su walled garden, recinti che danneggiano gli operatori alternativi e gli utenti, così come Anti Digital Divide  aveva previsto fin dalla presentazione dell’offerta. Telecom Italia non rispetta la sentenza del TAR che stabiliva il blocco della commercializzazione di Alice 20 MB.

AGCOM sembra ignorare tutto questo. Nei prossimi giorni governo e AGCOM si riuniranno per decidere sull’introduzioni dell’offerta bitstream. Telecom dal 2004 si era impegnata a presentare un’offerta all’ingrosso che si basasse sul metodo cost plus, cioè la tariffa all’ingrosso doveva basarsi sui costi effettivi sostenuti da Telecom per fornire il servizio, questo avrebbe evitato che Telecom continuasse a percepire extraprofitti, e comportato una diminuzione delle tariffe per i consumatori. Ora con "soli" 3 anni di ritardo, e dopo diverse sollecitazioni di ADD ad AGCOM per accelerare il processo, sembra che Telecom si sia decisa a presentare tale offerta e che l’autorità garante stia per approvarla.

Anti Digital Divide, oltre che velocizzare il più possibile l’adozione dell’offerta bitstream, chiede al governo e ad AGCOM di prendere un forte impegno per garantire la neutralità della rete, di dare spiegazioni del perchè nonostante la sentenza del TAR, Telecom continui a commercializzare alice 20 Mb, sul perchè si permette a Telecom, che è un operatore con significativo potere di mercato, di creare dei recinti e svantaggiare utenti e operatori, rete ip chiusa, servizi che funzionano solo con apparati forniti da Telecom (modem, router, videotelefono ecc), telefonate gratis solo verso i clienti Telecom.

Dall’indagine sulle intercettazioni Telecom emerge, che oltre a politici, giudici e migliaia di cittadini, anche le autorità garanti sono state intercettate, ci chiediamo se non sia il caso di cominciare a sospettare qualcosa, visto che le autorità sembrano più impegnate a proteggere il monopolio Telecom, che a difendere i diritti degli utenti, rallentando il processo di liberalizzazione invece di velocizzarlo.

Torniamo inoltre a chiedere lo scorporo della rete Telecom, a cui il ministro Gentiloni sembra favorevole. Ora anche Fini afferma che il piano Rovati per far tornare la rete di Telecom pubblica non era poi così sbagliato. Molti si chiedevano come il piano Rovati sulla rinazionalizzazione della rete Telecom fosse finito nelle mani di Tronchetti Provera, che poi lo ha passato ai giornali provocando grande scandalo, e se centrassero qualcosa le intercettazioni?

L’importante è che ora governo e AGCOM diano spiegazioni sugli interrogativi posti in questo documento.