Linux day 2006, impressioni a caldo dalla blogosfera

Il Linux Day 2006 è terminato da poco più di un giorno e la blogosfera già pullula di impressioni e commenti provenienti da tutte le città italiane. Eccone alcune.

Libera comunicazione o libero software?
da Biblog

.. c ’è una domanda che sarebbe stato interessante porre a Marco Fioretti in occasione del suo lodevole intervento al Linux Day: se è vero che la libertà di comunicare è prioritaria rispetto al tipo di software utilizzato (al punto che dovrebbe essere possibile comunicare “ignorando” la specifica applicazione utilizzata dal nostro interlocutore), come ci si deve comportare nel caso in cui un software proprietario, utilizzato dalla maggior parte degli utenti di un dato servizio, non adotti protocolli di comunicazione e formati aperti?

Linux Day a Palermo: i due volti del pinguino
da Fuzzyblog

Uno degli indubbi pregi di GNU/Linux e del connesso modello di sviluppo free software è quello di aver posto le basi per una nuova socialità non già della cultura informatica, ma dello stesso uso quotidiano del computer: il cosiddetto home computing. La nascita della Italian Linux Society e dei Linux User Group è stata il primo passo verso una catena di manifestazioni e di incontri che da anni infittiscono l’agenda delle città italiane.”

Mezzo Linux Day a Udine
dal blog di Matteo Moro

…ottima invece la seconda conferenza, tenuta da Giacomo Strangolino, su IPFIRE-wall, un packet filter sviluppato da lui alternativo a iptables. Al di là del progetto in sè, molto buono, è stata utile la panoramica sul funzionamento del routing nel kernel Linux e sulle principali problematiche della programmazione in kernel-space.”

Linux Day: l’open source cresce sempre più
da Lavinia Blog

La differenza che sta alla base del sistema ‘GNU/Linux’ (che spesso viene indicato, seppur erroneamente, con il semplice nome di Linux) è che il suo sviluppo e quello delle relative applicazioni (come il browser Firefox o la suite per ufficio Open Office), si basano sulla licenza ‘GPL’ che regolamenta il cosiddetto ‘open source’ liberandolo da ogni copyright commerciale: chiunque, se ne ha le conoscenze, può mettere mano al codice sorgente, modificarlo o migliorarlo, con l’obbligo di rendere liberamente disponibili tali modifiche.”

Ce l’ho fatta!
dal Blog di MoUsE

Ce l’ho fatta! Ho finito oggi l’ultima giornata del Linux Day 2006, e questa giornata è stata anche coronata da un mio intervento che ho presentato oggi. Panico! Quando sono arrivato davanti al proiettore, vedo di fronte a me un branco di gente, che di linux ne mangia molto più di me…

Soleggiato Linux Day
da Wallynius

Sorprendente novità è stata la presenza di ragazze (almeno una) all’interno dell’organizzazione del Linux Day (e quindi del Lugob, immagino). Ciò dimostra quanto l’ambiente del gruppo di Cologne sia decisamente più innovativo rispetto ad altri, anche locali, in cui si pontifica su quale sia la distro migliore (punto fra l’altro sbeffeggiato, giustamente, da un relatore in una conferenza) e sul fatto che certe risposte su Linux non andrebbero date…”

Per chi non c’era
da R’Lieh 1.9.7

Seminari sicuramente interessanti ma dal carattere forse troppo accademico.

La prima parte della mattinata è stata dedicata al Intrusion Detection System e a vari sistemi su come gestire, sfociando anche nella bioinformatica. Nota sul Coffe Break, il caffè era già finito, e questo per me è peggio di un insulto. Oltre a ciò sono stato attaccato da una brioscina kamikaze.

Verrà un Linux Day in cui….
dalla Tana del Leprecano

Ieri si è svolto il Linux Day anche a Portogruaro, organizzato dal 0421UG di San Donà e, incredibilmente, dal Comune. Le conferenze a cui ho assistito, tenute da tre ditte d’informatica della zona, e su questa scelta si potrebbe discutere ampiamente, più che su linux si sono incentrate sul discorso più generale di software libero e di open source e della sua applicabilità in ambito professionale.

Linuxday a Torino, Openday a Milano
da Fridrik Blog

“Weekend dedicato al Linux Day! Finalmente!

Quest’anno, su invito di un amico, sono andato a Torino, e i ragazzi del Gnug meritano davvero un applauso! Per due motivi:

  1. la location: mi ha fatto un po’ strano trovarmi sotto ad una chiesa, ma scoprire che in pratica è un centro conferenze (quei posti splendidi, con lunghe file di sedie, proiettori, impianto audio, reception, eccetera) è stata un’ancor più piacevole sorpresa!
  2. gli speaker: due fantastici Massimo Tonon e Emiliano Grilli (mi spiace non citare gli altri, ma la verità è che ho partecipato solo a metà evento…).

E la natura degli speaker merita una riflessione: non erano dei tecnici, o meglio, non esattamente degli informatici.”

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