Le cinque frasi che un dev senior ha il terrore di sentire in una riunione

Ho iniziato a programmare in Cobol nel 1988, quindi sono un programmatore di “vecchia” generazione. Quelli come noi tendono a visualizzare un flow-chart nella testa mentre si discute di progetti e sviluppo, a differenza dei nuovi dev che “vedono” il codice di Matrix o dei manager che hanno in testa il mantra “dai che si fa nella metà del tempo”.

Queste sono le 5 frasi che, in una riunione, mi scatenano una sorta di panico istintivo ma reale come un F24 il 30 di Novembre.

5. “Ti lascio il contatto del responsabile IT dei clienti col quale confrontarti”

Come quando ti cadono le uova dalle mani: ancora devi iniziare e vedi già il disastro davanti ai tuoi occhi. Informazioni nascoste, sorrisi e cortesia che nascondono a stento ostilità nascosta, dettagli volutamente errati, gelosie e trame degne del Trono di Spade.

E’ sempre bene prepararsi una cartella che giustifichi con i tuoi responsabili perché quello che hai fatto sino a quel momento non è una minchiata, ti sarà utile ogni qual volta che un responsabile IT esterno si avvicinerà all’orbita del progetto nel quale operi.

4. “Convertiamo tutto in Angular/React”

Scegliere la tecnologia di un progetto in fase iniziale è un conto, convertire un progetto in produzione è ben altra cosa. I grandi progetti che coinvolgono team numerosi devono ovviamente essere gestiti con la giusta tecnologia che serve per “sgranare” le procedure complesse in molteplici operazioni elementari facilmente mantenibili da altri dev con standard di lavoro comuni e ben definiti.

Ma non tutti i progetti nascono così; spesso la tecnologia adatta per un progetto può essere JS plain, così come un MVP per uno startupper può essere gestito con WordPress.

Spesso un progetto nasce quasi per gioco e ce lo si ritrova tra le mani cresciuto e molto sviluppato, ma che ha bisogno della stessa filosofia con la quale è nato per maturare. Se così non fosse non ci sarebbero ancora routines in COBOL che girano sotto i software bancari ad esempio, o in altre situazioni.

Prova ad andare dal CTO di una banca e dire “Ma basta col Cobol, facciamo tutto in Angular”.

3. “Ecco il junior, mi raccomando in sei mesi deve essere come te”

Il fatto che tu abbia impiegato venti o trenta anno per essere come sei, nel bene e nel male, non è un fattore rilevante. Il junior, spesso non scelto da te, deve essere produttivo come te in meno di un anno.

Ovviamente non è possibile, e non sai come dirlo senza sembrare professionalmente geloso o offensivo nei confronti del malcapitato.

2. “Ma come, non sai programmare in React?”

Famose a capì: dal 1995 o giù di li si sono avvicendati innumerevoli linguaggi e sotto-linguaggi di programmazione di rete: Perl, ASP, PHP, Java, Jscript, jQuery e chi più ne ha più ne metta. Sopra questi linguaggi sono nati molti Framework: Laravel, CakePHP, Angular, React ecc ecc.

Se pensa di apprenderli tutti, o meglio, essere produttivo con tutti, allora non ha più tempo per lavorare. Arriva un certo punto della carriera di un Dev in cui bisogna fare una scelta: cosa voglio essere da grande? E su questo basa la propria strategia di formazione.

E può darsi benissimo che un ottimo programmatore no, non ha mai programmato in React.

1. “Che ci vuole? Ci vogliono un paio di ore.”

Personalmente è quello che ho il terrore di sentire, specie se detto da un dev seduto allo stesso tavolo. Spesso antagonista, molto spesso junior o mid.

Quando si fa brainstorming, specialmente con figure non tecniche, c’è una regola fondamentale da rispettare: non sparare tempistiche come se fossero coriandoli a carnevale. Si ragiona, ci si confronta, si cerca di capire cosa si vuole raggiungere e poi inizia una fase di ricerca:

  • è già stato fatto?
  • c’è codice riutilizzabile?
  • questo codice è affidabile?
  • non converrà svilupparcelo da soli?
  • ma mi hanno detto tutto o solo l’1% di quello che uscirà fuori nei prossimi sei mesi?

Ecco, sparare tempistiche a caso come atto auto-celebrativo per un dev è un suicidio ma i junior ancora non lo sanno ancora, sebbene programmino in React.

E tu? Cosa non vorresti mai sentire in una riunione?