Comparazione Guadagni Di 10 Carriere ICT Tra Italia E Usa

Si fa un gran parlare del rapporto OCSE sui redditi in Europa, che ci vede quasi come un fanalino di coda. I redditi italiani sono tra i più bassi d’Europa. Ci battono solo 7 paesi sui 30 europei presi in considerazione. Pochino per un paese che pretende di annoversarsi tra le nazioni più avanzate d’Europa e del mondo.

Qualche tempo fa sono andato a pescarmi un’analoga classifica , riferita  al settore informatico e all’ICT in generale.  Top 10 Paying Technology Majors elenca i compensi medi annui (2007) dei 10 lavori più diffusi nel campo dell’informatica in generale. 

Photo Credit: batboo

Li ho confrontati con i dati italiani che ho trovato su Quanto guadagna uno specialista Ict? di Apogeo Online, precisamente ho tirato fuori le retribuzioni medie degli ultimi 2 anni dei ruoli equiparabili a quelli americani (non ci sono tutti). Ecco qui il confronto;

  1. Responsabile IT   USA $ 100.000 – ITA  € 51.000
    Il responsabile dei sistemi informativi supervisiona e coordina il reparto informatico aziendale per assicurare efficienza ed affidabilità dei sistemi informatici e di rete
  2. Amministrazione Data Base $85.000 – ITA  € 28.000
    Si occupa di organizzare i dati in maniera logica e coerente al fine di garantire sicurezza ed accessibilità nel tempo, e sviluppare strumenti a tal scopo.

  3.  Software engineering $84.000
    Sviluppo e testing di sistemi operativi, sistemi informatici in genere e programmi.

  4. Sviluppatore videogames $80.000
    Sviluppo di videogiochi per PC e consoles utilizzando diverse tecnologie

  5. Programmatore $71.000 – ITA  € 22.000
    Per lo più si occupa di trascrivere codice e testare routing ed algoritmi. Importante anche per il primo debugging del codice.

  6. Web Developer $68.000  – ITA  € 22.000
    Ebbene si; colui che-fa-il-sito-internet. In effetti è una definizione alquanto generica poichè gli skill richiesti da un progetto web possono essere molto variabili. Ad ogni modo è colui che progetta e programma un sito base, magari con qualche contenuto dinamico.

  7. Architettodi rete $68.000
    Si tratta di progettare ed implementare reti locali come quella che hai in ufficio ad esempio.

  8. Amministratore di sistema $66.000
    Colui che installa e mantiene software sui computers. Non di rado si occupa anche dei server, oltre che dei terminali di rete. Per intenderci è colui a cui telefoni quando il tuo PC del lavoro prende autocoscenza e decide di fare come gli pare

  9. Gestore di rete $64.000 – ITA  € 23.000
    Gestisce reti in genere

  10. Videogame designer $61.000
    Colui che disegna i videogames

Un euro in italia ha il potere d’acquisto di un dollaro in usa (forse un pò meno)  per cui possiamo confrontare i valori assoluti senza fare il cambio.

Cosa traspare? Bè, vedendo quanto guadagna il mio corrispettivo oltreoceano mi vien voglia di correre a far le valige senza neanche terminare questo articolo. Scherzi a parte, basta fare qualche ricerca sulle retribuzioni medie ICT in italia per verificare che da noi a lievitare sono sopratutto gli stipendi dei manager.

Chi ricopre qualifiche operative, più o meno specializzate, fatica a veder gratificato il proprio talento e in genere ha poche prospettive di crescita concrete.

Questo potrebbe essere un errore strategico enorme da parte del mercato del lavoro in quanto le nuove opportunità di guadagno alternativo per chi ha esperienza e conoscenza in campo informatico (ed è capace di metterle a frutto da un punto di vista comunicativo) stanno  crescendo sia come numero che come  importanza.

Lavoro in questo campo dal 95 e ho ricoperto molti dei ruoli elencati sopra. Non penso di dire una eresia affermando che quando  il nostro talento (la cosa su cui puntiamo di più) viene svalutato  o lasciato  marcire all’interno del nostro ambiente di lavoro inevitabilmente non abbiamo più nulla da dare diventando (a ragione) apatici e senza stimoli. In poche parole il rapporto che abbiamo col nostro ambiente lavorativo si deteriora irrimediabilmente a danno nostro e dell’azienda, trascinandosi sino ad una inevitabile separazione.

Chi sia questa  la differenza fondamentale tra l’Italia e gli altri paesi? Che sia sufficiente da parte delle aziende investire sul nostro talento per motivarci e darci una ragione valida per investire il nostro tempo e le nostre energie (in poche parole la nostra vita) nei progetti dell’impresa per la quale lavoriamo?

E se bastasse solo questo per cambiare le cose? Investire sul nostro talento invece di farlo marcire nella noncuranza aziendale?

Prima pubblicazione:  4 Giugno 2008
Ultima revisione: 19 Maggio 2009