Ipotesi di successo nel web
Lo sviluppo ed il mantenimento di ogni progetto web (piccolo, medio o grande) comportano alcune certezze, come l’investimento in termini di costi ed impegno, ed un unica grande incognita: il rientro in termini economici di tali sforzi. La consapevolezza delle dinamiche del contesto in cui andiamo ad operare è forse la unica base solida su cui dobbiamo far affidamento per avere un minimo di certezze sulle possibilità di ritorno economico.
A discapito del pessimismo sull’e-commerce e sull’e-business ormai dilagante su tutti i media, vogliamo andare controcorrente e provare ad indentificare pochi, semplici concetti da cui partire.
Premesso che quando parliamo di "riuscita" di un progetto web, ci riferiamo indistintamente a progetti di ogni dimensione (anche quelli amatoriali), se analizziamo le mutazioni del settore "internet" osservandolo in un arco di tempo molto ampio (dal 1995 ad oggi) forse la strada verso la quale dobbiamo indirizzare il nostro lavoro è ben individuabile.
1. La preistoria
Le figure professionali del settore al nascere della rete come fenomeno di massa praticamente non esistevano, ma era un continuo mutare di responsabilità e competenze. Dopo questo "ribollire" di ruoli esituazioni abbiamo assistito a metà degli anni 90 ad un assestamento del settore che ha determinato la nascita di 3 figure chiave:
- Il committente
- Lo sviluppatore
- Il webmaster
I committenti erano idendificabili nelle aziende che volevano entrare inquesto nuovo canale di comunicazione. Tale richiesta era soddisfatta dagli sviluppatori che molto intuitivamente si erano fatti trovare pronti tecnicamente a soddisfare tali richieste, garantendosi anche un discreto profitto. Tali siti erano mantenuti giorno per giorno dai webmasters, che ne garantivano la raggiungibilità in ogni momento. E’ l’epoca dei siti "chi siamo/dove siamo/contatto", che proliferano ad una velocità impressionante.
Quando la rete si apre alla massa, i committenti iniziarono ad intravedere possibilità di guadagno. Per raggiungere tale scopo gli sforzi di manutenzione tesi ad aggiornare continuamente il sito internet, arricchendolo di strumenti interattivi, aumentò in maniera spropositata. Nasce l’e-commerce.
I committenti pertanto iniziarono a non essere più disposti a portare fuori il budget di manutenzione ed iniziò a reinvestirlo nell’acquisizione di strumenti di gestione per diventare autonomi, determinando una grossa crisi della figura a quel momento forse più rappresentativa di internet: il webmaster. Siamo intorno al 99.
2. Muore il webmaster e diventa tutto gratis
I committenti diventano autonomi, il webmaster scompare e le grosse corporations entrano in gioco ed intuiscono il prossimo step della rete; l’identificazione dell’utente (sino ad allora anonimo). Tutto diventa gratis; connessione, spazio web, servizi vari ecc. Si apre la caccia alle informazioni personali. Tutti riempiono qualsiasi modulo, per avere qualsiasi cosa, ilasciando obbligatoriamente il consenso al trattamento esteso dei dati personali. Il futuro della rete sembra incognito, ed in questa sitazione di cambiamento si vedono nascere e morire nell’arco di qualche mese molte tecnoclogie che sembrava dovessero divenire i nuovi standard tecnologici. Una su tutte: il VRML.
3. Scompare l’anonimato
Anche la caccia ai dati si satura. Le corporations offrendo servizi gratuiti raccolgono le informazioni personali di quasi tutti gli utenti,e questo momento in poi (siamo intorno al 2001) la rete cambia pelle. Si ricomincia a pagare tutto e apre una nuova fase.
Con i dati personali dei navigatori a disposizione la gara è ora quella di proporre merci, servizi ed informazioni specifiche indirizzate ad un pubblico statisticamente selezionato che offre le maggiori probabilità di vendita. Scompare anche l’anonimato del web. Non siamo più anonimi quando navighiamo.
Tali cambiamenti costringono i tre co-attori principali ad evolversi, e chi non si è adeguato a questo cambiamento rimane tagliato fuori. E’ infatti l’epoca dei grandi fallimenti, del risveglio dal "miraggio" internet. L’e-commerce diventa e-business.
4. Adesso
Questa ultima fase sta vivendo oggi il massimo del suo sviluppo, ed oggi, ai tre co-attori dell’inizio (committente, sviluppatore, webmaster) si sono sostituite 4 nuove figure chiave:
- Data Manager – il nuovo entrato, colui che è in possesso dei dati degli utenti
- Esercente – ex committente, colui che ha servizi/prodotti da offrire)
- Web engineer – ex sviluppatore, colui sviluppa strumenti per la gestione dei dati
- Publisher – ex webmaster, colui che attraverso tali stumenti diffonde i dati in rete prendendo una provvigione)
Pertanto il settore può essere ben identificato da questo flusso dati;
- Il data manager raccoglie dati ed informazioni per proprio conto (con strumenti propri, oppure con strumenti sviluppati dal web engineer).
- Può "offrire" tale valore agli esercenti per creare una offerta "targettizzata" (su misura per ognuno di noi).
- Effettua tale offerta tramite i publisher, che attraverso opportuni software "risucchiano" tali offerte e le visualizzano nella rete tramite i loro siti a contenuto specifico.
- Il publisher ha anche un ritorno economico da questa diffusione (in base a differenti criteri). Tali accordi di diffusione in genere sono chiamati "Referring partnership".
5. La strategia
L’analisi dell’evoluzione di internet negli ultimi 10 anni pertanto è di per se una conclusione. Dobbiamo integrarci in questa gestione dati globale. L’approccio diventa pragmatico e di sostanza, non più di forma. Bisogna capire che siamo di fronte ad una gestione planetaria di dati ed in tale contesto dobbiamo immergerci.
I siti internet sono diventati semplicemente strumenti per la raccolta/diffusione di dati ed informazioni.
La grafica ed il layout servono per far risaltare questa funzione, ed il grafico diventa l’ "information architect", colui/colei che studia la collocazione delle informazioni all’interno della pagine, e ne determina l’importanza usando la grafica e la posizione.
Il sito internet diventa un strumento (sistema informativo) per coordinare il flusso dati in entrata ed in uscita dal sito, e fare in modo che i nostri visitatori siano parte attiva in questo flusso.
Riassumendo, questi sono i punti essenziali da rispettare;
- Alta specificità dell’argomento del progetto web (questo ci consente di "selezionare" i nostri visitatori)
- Dinamicità del sito (il sito deve contenere tutte le informazioni in un DB)
- Sistema informativo che consente di integare programmi di "Referring partnership", andandoci a pescare solo quelle offerte od informazioni inerenti l’argomento del nostro sito (che ci danno di conseguenza maggior garanzia di riscontro in base al criterio di selezione degli utenti stabilità al punto 1)
4.RACCOGLIERE DIRETTAMENTE informazioni dagli utenti.
I primi 3 punti sono abbastanza chiari. Il quarto? Bè, se abbiamo fatto lo sforzo di analizzare lo sviluppo della rete dal 1995 ad oggi, proviamo anche a metterci qualche anno in avanti. Chissà. Domani magari le informazioni che contano potreste averle voi.
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