CMS: 5 Motivi Per i Quali vBulletin Publishing Suite Non Vale I Soldi Che Costa

I vantaggi della suite li ho già elencati in CMS: Il Nuovo vBulletin Publishing Suite Contro WordPress, la Community Contro il Blog, ora dopo aver lavorato un pò di tempo in parallelo con un CMS composto da WordPress 3.0 ed un forum ti elenco perchè, a mio avviso, vBulletin Suite  non vale i 285 dollari che costa.

vBulletin

 

1. Impossibile impostare il nofollow selettivo nei link dei post

Quando imposti un link su un post l’unica cosa che controlli è l’URL. Nient’altro.

La gestione nofollow è possibile solo attraverso plugin che li gestiscono site wide al momento della visualizzazione dei post (vbSEO ad esempio). E’ possibile impostare o meno il nofollow su specifici domini e non altri, ma se io volessi aggiungere il nofollow solo su determinati link  di un dominio tralasciando gli altri?

Vista l’importanza del link juice in ottica seo e della monetizzazione tramite programmi di affiliazione (notoriamente malvisti da Google) queste limitazioni, che potrebbero essere sistemate semplicemente aggiungendo una checkbox nella maschera di inserimento dei link, sono incomprensibili.

2. Gestione delle immagini nei post

Ancor più incomprensibile: non è possibile gestire direttamente il tag <IMG> nei post. Le immagini vengono trattate come inline attachment ed il tag IMG viene generato on-the-fly in fase di visualizzazione. Non è possibile controllare l’ ALT text ed altri tag sull’immagine specifica.

Altro assurdo difetto: impossibile scegliere la thumbnail del post che viene visualizzata nell’abstract della home page o nelle categorie. Il sistema decide che la thumbnail del post è la prima immagine che inserisci. Il problema nasce quando decidi di cancellare quella immagine, o di sostituirla. A quel punto il post perde la sua thumbnail e non c’è modo di selezionarne un’altra. Assurdo.

3. Impossibile impostare sottotoli nel post

I tag degli headings (H1, H2 ecc) sono importanti in ottica SEO. Il sistema usa automaticamente  l’heading di primo livello (H1) per il titolo, ma non è possibile impostare manualmente nel post gli altri headings (H2, H3, H4) per i sottotitoli.
Io prediligo l’uso dei sottotitoli per paragrafi del post: con vBulletin Publishing Suite mi sento castrato (ed i post sono meno leggibili).

4. Impossibile applicare classi CSS al testo

Se volessi creare delle classi personalizzate o applicarne di già esistenti agli elementi del post non potrei farlo. Le interfacce dell’editor WYSIWUG non supportano la selezione delle classi CSS per gli elementi di pagina.

5. Formattazione del testo con tags deprecati

L’unica opzione a disposizione per formattare il testo dei post è il tag <FONT>, ormai deprecato da HTML 4.0 e destinato a sparire. Non solo, se specifico cambio grandezza e font del carattere viene generato un codice ridondante, in questo modo:

<font size=”5″><font face=”Arial”>Test</font></font>

Ma scherziamo?

Conclusioni

Ti ho elencato 5 difetti apparentemente banali, ma che vanno a minare la qualità di un progetto web in merito a standard importanti in ottica SEO, di accessibilità e di marketing online.  E ce ne sarebbero molti altri.

E tutto questo perchè è stato deciso di usare lo stesso motore del forum anche per il CMS. Il risvolto è semplice: non è possibile intervenire sull’HTML.

Alcune di queste limitazioni infatti sono semplicemente normali precauzioni che si prendono nei forum per evitare rischi di varia natura (come l’adozione di bbCODE al posto di HTML in fase di editing), ma vendere un prodotto come questo a quasi trecento dollari (285 per l’esattezza) senza aver speso un minimo di impegno ad adattare per lo meno la gestione redazionale dei post al fine di allineare poi i contenuti a standard minimi di accessibilità e qualità mi sembra decisamente un azzardo.

Scriverò allo staff di vBulletin perchè sono curioso di conoscere la loro opinione (sempre che mi rispondano).