Dialer, ecco le bollette da capogiro

Non erano parole al vento, quelle che il Movimento Difesa del Cittadino ha pronunciato la scorsa settimana in merito al rinnovato "allarme dialer". L’associazione lo dimostra, con i numeri che emergono dalle segnalazioni da utenti di tutta la Penisola. Numeri confermati anche dalle frequenti segnalazioni che in queste ore stanno giungendo alla redazione di Punto Informatico.

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"In questi giorni – spiega MDC in una nota – stanno pervenendo, nella rete di sportelli dell’associazione, reclami per chiamate verso numerazioni a pagamento con prefisso 899 o satellitare che i consumatori dichiarano di non aver mai fatto volontariamente né sanno di cosa si tratti". A PI due lettori hanno dichiarato di aver a suo tempo bloccato la composizione di numeri a pagamento ma di aver comunque trovato sorprese in bolletta.

La questione dei dialer ai limiti (o fuori dai limiti) della legalità non è certo una novità e i lettori di PI ne sono a conoscenza. I tentativi di accalappiare nuove vittime sono molti e diversificati ma, benché il problema sia conosciuto, sono ancora molti gli utenti che cadono nelle trappole dei dialer.

MDC dà conto di episodi eclatanti: "Dal nord a sud della penisola piovono i reclami. È il caso ad esempio dell’utente di Mantova che ha denunciato addebiti illeciti alla Telecom per 815,50 euro. Casi di truffe via internet, a causa di dialer autoinstallatisi durante la navigazione in Internet, sono stati registrati dall’MDC anche a Roma dove un utente si è rifiutato di sborsare alla Wind 400 euro per chiamate che dice di non aver mai fatto. Ben più pesante la situazione di una signora di Benevento che ha denunciato alla polizia postale e all’associazione una megabolletta contenente 86 telefonate per 1.075,00 euro a un numero con prefisso 899 di cui non sa nulla".

E se nelle rimanenti segnalazioni le cifre sono meno esorbitanti, resta il fatto che episodi analoghi continuano a verificarsi in tutta Italia, a dimostrazione che le proporzioni del fenomeno non accennano a diminuire, nonostante gli avvertimenti diffusi da associazioni di utenti e consumatori, nonché dalla stampa.

E l’avv. Francesco Luongo, responsabile per MDC del Dipartimento TLC rinnova l’invito agli utenti di rivolgersi agli sportelli dell’associazione per contestare le fatture che contengono gli importi derivanti da questi addebiti. In questo gli utenti, secondo MDC, sono agevolati dal cosiddetto decreto salvatruffa varato lo scorso aprile, per le cui lacune tuttavia l’associazione ha chiesto "un sollecito intervento dell’Autorità per le comunicazioni e del Ministero a tutela degli utenti".

Articolo di Dario Bonacina pubblicato il 10.10.2006 su Punto Informatico con il titolo Dialer, ecco le bollette da capogiro e rilasciato con licenza Creative Commons