Ecco Quanto Costano Gli SMS Agli Operatori Di Telefonia Mobile
Ti sei mai chiesto quanto costa al tuo operatore l’invio di ogni tuo SMS? Che ci vuole… basta sottrarre i loro costi più tasse da quello che paghiamo noi (in media 20 centesimi di euro), o no?
In effetti se ci pensiamo bene ci accorgiamo che nonostante la tecnologia in continua evoluzione gli operatori da anni continuano a puntare sugli SMS come modello di business principale. Perchè?
Photo Credit: fantasista
E ancora, perchè gli operatori sono in gradi di trasmettere programmi TV sui nostri dispositivi mobili ma ci vincolano ancora a 160 caratteri per i messaggi?
Se lo è chiesto anche un senatore americano, Herb Khol, che incuriosito dalla cortina di fumo che offusca i dati di questa fonte di guadagno ha preso il toro per le corna. Lo scorso settembre 2008 ha inviato richieste di chiarimento a Verizon Wireless, AT & T, Sprint e T-Mobile invitandoli a rendere pubblici i dettagli su prezzi e costi degli SMS, motivato anche dalle seguenti considerazioni;
- Nel 2008 sono stati inviati nel mondo 2,5 trilioni di sms
- Dal 2005 al 2008 in USA il prezzo degli SMS è raddoppiato (anche da noi in Italia qualchè rialzo c’è stato)
AT&T, Sprint e T-Mobile hanno risposto per scritto al senatore Khol divagando sui piani telefonici ed i sistemi di tariffazione senza chiarire nel dettaglio quanto richiesto dal senatore. La Verizon Wireless non ha voluto parlare con Khol ed ha impedito anche la pubblicazione della risposta rilasciata per scritto.
Semplificando al massimo un sms viaggia in questo modo:
- Passa dal telefonino al ripetitore più vicino via wireless
- Poi viaggia trabite cablatura verso l’altro ripetitore prossimo al destinatario
- Da questo di nuovo via wireless verso il telefonino di destinazione
Visto che gli operatori non voglioni rivelare i costi, potremmo ipotizzare che questi siano generati dalle trasmissioni senza fili verso e dai ripetitori agli estremi della cablatura…
Ma il colpo di scena viene rivelato da Keshav Srinivasan, professore di informatica presso l’Università di Waterloo. Titolare in passato di una ricerca finanziata da uno dei quattro carrier in questione e cazziato perchè osò richiedere questo tipo di informazioni ai fini della ricerca stessa svela il mistero; un sms all’operatore costa 0 centesimi. Così come un milione di SMS costano 0 euro.
L’SMS si nasconde dentro il segnale che collega il telefonino al ripetitore più vicino, segnale che esiste a prescindere dall’invio dell’SMS. Utilizza una parte di questo segnale chiamato Control Channel (Canale di controllo) usandolo come un cavallo di troia.
Ecco perchè sono anni che non si può superare il limite di 160 caratteri per sms; perchè altrimenti il messaggio non riesce a nascondersi nel segnale di controllo per viaggiare a scrocco!
E da noi? A Telecom, Wind, Tre e Wind quanto costa l’invio dei nostri SMS?
L’articolo What Carriers Aren’t Eager to Tell You About Texting di Randall Stross è stato pubblicato su New York Times lo scorso 26 Dicembre 2008 e ripreso anche da Wired ma stranamente è passato inosservato.
A me sembra, magari ingenuamente, uno scoop o quasi ma nessun giornalista si è degnato di riprendere la notizia sul mainstream, tantomeno di approfondirla. Forse è per questo che sono (e rimarrò) un blogger e non un giornalista.
Anche a me sembra uno scoop Daniele, ma… hai notato chi sovvenziona con i propri spot televisione (pubblica e privata) e le maggiori testate on-line? 😉
E già Andrea, TIM – WIND – TRE – VODAFONE. Così ad occhio un buon 30% di pubblicità su giornali e TV è la loro
Altro conto che avevo letto tempo fa è all’opposto, ovvero paragonare il costo dell’sms (160 caratteri=160 byte) al costo per megabyte richiesto dai vari operatori. Se si considera che ci sono piani da 5 giga (Tre) per una ventina di euro al mese il conto non torna, ovvero, se rispettassero la proporzione (sono sempre dati che vengono scambiati) dovrebbero far pagare gli abbonamenti per scaricare migliaia di euro.
Fantastico post!
Sto per fare due cose ben distinte:
1) condividerlo in tutti i modi possibili immaginabili, anche sui social, posso????
2) disabilitare la funzione SMS dalla mia persona; ovvero, non manderò mai più un sms in vita mia!
fan…lo! i gestori telefonici!
Va bè dai, per il secondo punto sei un pò drastico! 😀
sul costo infrastrutturale a 0 sono d’accordo in quanto ovviamente si usano strutture già in piedi e alimentate per la fonia. Dal punto di vista commerciale probabilmente permette di “giocare” con il costo al minuto calcolando un profilo relativo anche al numero di sms che un utente x invia statisticamente.
…………………quindi sono dei ladri????
cosa vuoi dire? spiegati meglio
A dir la verità sono cose che personalmente conosco da anni… si tratta di un adattamento delle segnalazioni di controllo GSM, niente di più
Non sono molto daccordo sul costo infrastrutturale pari a 0. Se da un lato la descrizione di come viene inviato un SMS al terminale mobile per mezzo del cosidetto canale di segnalazione e’ corretta credo che si debbano considerare almeno due elementi. Semplifico. Sebbene l’infrastruttura sia presente e gia’ operativa esistono comunque dei costi di esercizio e di interconnessione che devono essere pagati ed ammortizzati. Che poi questa infrastruttura permetta di fare cose diverse connessioni dati, connessioni voce od sms e’ un’altra pratica.
In secondo luogo credo che si debba considerare anche la necessita’ da parte dell’operatore di gestire gli SMS per mezzo di un insieme di servers (generalmente denominati SMSC) che, ovviamente, hanno un costo di acquisto e di gestione non del tutto trascurabile.
Non nego che possano esserci dei margini rilevanti nel servizio SMS ma che sia pari a zero mi sembra una affermazione assolutamente errata.
P.S. Visto che lavoro per un operatore l’opinione di cui sopra e’ strettamente personale e non rappresenta la posizione della azienda per cui lavoro.
In effetti il costro grezzo di infrastruttura io penso che possa essere considerato nullo perchè rimane lo stesso a prescindere dal fatto se l’azienda commercializzi o meno gli SMS. Il fatto poi di commercializzarli ovviamente richiedede un costo di gestione del servizio che gravano sugli SMS inviati, ma sono costi di gestione e non costi di struttura.
Non so, io almeno la vedo così. Se qualcuno ha maggiori info in merito rimaniamo sintonizzati
Direi che fondamentalmente e’ vero anche se a livello hardware e software qualcosina ci devi mettere nei vari livelli di architettura di rete per gestire gli SMS.
sicuramente un costo l’avranno, poi che ci facciano una cresta enorme è fuori di dubbio
mi pare 2 anni fa era uscita una ricerca sul costo degli sms per gli operatori. Il risultato era che il costo di ogni sms andava dai 2 ai 4 centesimi di euro. quindi non proprio a 0 euro. anche se comunque considerando il costo di un sms dai 9 ai 17 centesimi(degli operatori italiani) si capisce che il guadagno è elevato
Potrebbe essere uno scoop ma non in Italia. Mi dispiace. E poi, sei sicuro che agli italiani interessa una notizia del genere? Cosa potrebbero fare? Quali mezzi hanno a disposizione per tutelarsi? Sanno, sappiamo di stare sotto e ne sono (non ne siamo) orgogliosi e soddisfatti.
L’importante è avere conoscenza, poi ognuno ci fa quel che gli pare.
tanto per chiarire.
L’SMS è un bessagio che viaggia sul canale di ritorno, infatti all’inizio dell’era mobile di tim/omnitel gli sms non si pagavano e venivano sfruttati dagli operatori e tecnici per scambiarsi messaggi e fare del testing.
Tanto per capirci, come mai riceviamo gli sms anche quando c’è una telefonata in corso? semplice, perchè l’sms viaggia su un canale parallelo alla fonia, quello di ritorno. 🙂
I costi sono relativi agli investimenti di strutura ma si potrebbero anche NON calcolare, rammento infatti che l’sms “vive” a prescindere, è dentro la comunicazione cellulare.
infine rimangono i costi di gestione che sono sicuramente ben ripagati con qualche licenza di Oracle.
come notizia non è un gran chè – nessuno è obbligato a inviare SMS o telefonare o comprare telefonini anche per il proprio gatto.
condividono l’idea che si potrebbe fare a meno di fare una miriade di telefonate e inviare un lenzuolata di sms solo per far ricchi i gestori. L’utilizzo del cellulare in modo parsimonioso sarebbe l’ideale, la sua cancellazione dalle abitudini della gente un passo indietro? Forse n
Forse è questo il nodo cruciale. Ma siamo veramente pronti a fare a meno del superfluo? O meglio, quanto riteniamo indispensabile in realtà non lo è?
Ma questo sicuramente è un altro discorso… 🙂
Ciao
Purtroppo, e dico purtroppo tutta la faccenda non è un vero scoop perchè in ambienti tecnici di telecomunicazioni e informatica la cosa è risaputa da anni e anni … io personalmente nei vari corsi di informatica dell’univeristà ho studiato il protocollo alla base del sistema GSM oltre che UMTS (correva l’anno 1994 e l’UMTS in Italia era ancora una gara a chi offriva di + per le licenze sulle frequenze) e il sistema su cui si basa l’SMS fa proprio parte del protocollo di base e non deve nascondersi come si è detto nell’articolo, anzi! magari si nascondesse! Non lo pagheresti!
L’unica cosa che può fare l’utente è: “non usare la testa solo per separare le orecchie!!!!!!!!”
Il fatto che qualcosa è risaputo, non implica il non doverne parlare!
Sappiamo che palestina e israele sono in conflitto da decenni, quindi, non ne parliamo?
Credo sia importante non commettere gli errori di chi, avendo il coltello dalla parte del manico (ovvero avendo i mass media a disposizione) sceglie per noi quello di cui parlare.
A me pare un articolo molto interessante e lo dimostra anche il numero di commenti che ha accolto; peraltro, quasi tutti interessanti e con un apporto in più al post.
PS: @mzarkoff – non è un vanto essere giornalisti e, magari, imbavagliati. La libertà di blogger (a parte qualche tentativo di Silvio) non te la tocca nessuno.
la soluzione si chiama http://www.fishtext.com
sms a massimo 5 cent in tutto il mondo