Calcio gratis sotto attacco
La Guardia di Finanza sta applicando provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Milano contro portali internet che danno accesso gratuito ad eventi sportivi in streaming a seguito di un esposto SKY dello scorso ottobre.
In particolare sono sotto torchio due siti: www.calciolibero.com e www.coolstreaming.it. Da come riportato da repubblica.it e numerose altre testate on line in maniera identica (evidentemente riportando la stessa nota di agenzia) si apprende che "…il meccanismo era piuttosto complesso. Il segnale video veniva rubato da due network cinesi che trasmettevano lecitamente le partite. Gli organizzatori dei siti lo mettevano poi a disposizione su Internet…"
Innesto del 5 Febbraio 2006. La redazione de La Repubblica on line ha cambiato l’articolo corrispondente al link sopraelencato. La notizia originale cosi come era stata riportata è stata cancellata dalla redazione ed è stata completamente riscritta. E’ divertente infatti osservare come nella nuova versione della notizia ora appare …il meccanismo era piuttosto semplice. Questo articolo compreso il link è stato scritto il 27/01/06, ma ora allo stesso link corrisponde un articolo che riporta la data 28/01/06 ad evidente dimostrazione di una riscrittura dell’articolo stesso a sostituzione di quello di cui stiamo parlando
Stavo lavorando ma leggendo ciò sono letteralmente sobbalzato dalla sedia, e sono sobbalzato perchè distorce totalmente la realtà dimostrando una scarsa conoscenza dell’argomento e criminalizza persone ingiustamente. Quindi sarebbe bene spiegare come funziona la visualizzazione delle partite on line e far capire anche a questi giornalisti che dovrebbero far più attenzione a scrivere tali inesattezze, e se proprio non hanno la conoscenza necessaria che deleghino il compito a colleghi più competenti.
I diritti delle partite
Gli eventi in questione, e quindi le partite italiane della serie A e B di calcio vengono trasmessi legalmente da moltissime emittenti estere (ribadisco, moltissime. Cinesi, Brasiliane, Coerane e molte altre, non -due canali cinesi-). Molte di queste emittenti trasmettono il proprio segnale anche in internet, esattamente come fa la Rai per documentari, fiction e molto altro. Vuoi vedere una puntata di "ulisse"?? Clicca qui.
Gli eventi "live", quindi in diretta, vengono trasmessi in streaming, un protocollo apposito che permette di inviare un segnale dal vivo a cui ci si può collegare con appositi software. Alcuni tra i più noti sono PPLive, TV Ants ed altri. Così come per visualizzare un sito si usa un browser, per collegarsi ad una trasmissione live si utilizzano questi programmi, esattamente con il medesimo meccanismo; collegandosi ad un dato indirizzo internet.
Per cui; le TV estere possono trasmettere ciò che vogliono avendone i diritti. Non c’è nessun reato. Gli utenti a loro volta, possono utilizzare i software video per collegarsi a qualsiasi trasmissione esattamente come con il mio browser posso collegarmi a qualsiasi sito. I limiti di legge prevedono ovvie restrizioni ma collegarsi ad una trasmissione LIVE di per sè non costituisce alcun reato.
Supponiamo che in Cina una TV via satellite acquista i diritti del documentario "Ulisse". I cinesi che si collegano qui commettono un reato?
Come ci si collega alle partite
I segnali video di queste emittenti sono raggiungibili attraverso semplici indirizzi. Ribadisco, esattamente cosi come per collegarmi a Google inserisco nella browser l’URL "google.com", per visualizzare il segnale di una TV brasiliana che trasmette un evento live inserisco nel mio programma l’opportuno indirizzo di streaming raggiungibile da tutto il mondo, cosi come per google.com. Fatto questo, inizio a ricevere il segnale e a vedere la trasmissione.
Questi programmi (PPLive, TV Ants ecc) nulla hanno a che fare con i siti sequestrati, ma sono applicazioni create appositamente per ricevere il segnale che le TV cinesi e di altre nazionalità diffondono volontariamente in internet. Oltre alla versione dei programmi in cinese troviamo poi le versioni in inglese, che vengono rilasciate affinche il segnale TV via internet venga captato anche nel resto del mondo.
Il segnale rubato
Questo è veramente il concetto più ridicolo che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi anni in internet. Un segnale è un segnale e basta, non può "essere rubato". Viene inviato dal broadcast a tutta la rete e visualizzato tramite il proprio indirizzo. Anche senza collegarsi a coolstreaming.it oppure a calciolibero.com è possibile trovare in rete gli indirizzi delle trasmissioni live pressochè dappertutto, qui ad esempio, un sito che non ha assolutamente nulla di illegale.
E proprio uno dei canali riportati in questa lista trasmette sovente partite del campionato italiano. Che vuol dire quindi che "i due siti rubavano illegalmente le immagini del calcio a SKY?" come riportato da numerosissime testate giornalistiche on line?
Non si ruba un segnale. Non ha alcun senso una tale affermazione in quanto tecnicamente scorretta e per di più tende a criminalizzare ingiustamente.
Chi guardava – guarda – guarderà le partire in internet non truffa SKY, ma vede segnali legali di TV estere legali, che trasmettono anche in internet legalmente. Se poi la trasmissione in internet di programmi per cui si hanno i diritti limitati geograficamente sia legale o meno è da appurare. Il nodo è proprio questo.
La vera anomalia
Sui siti in questione venivano semplicemente riportati gli indirizzi degli streaming del tutto legali che le TV estere diffondono in rete. Accettando anche il concetto che ciò non sia consentito (concetto per altro assolutamente da dimostrare), c’è una bella differenza con l’affermare che "si ruba un segnale illegalmente e si diffonde tramire i propri programmi" in quanto tale concetto è sbagliato tecnicamente e scorretto eticamente.
Posso capire che una azienda come SKY tenda a tutelare diritti pagati a caro prezzo, ma i diritti SKY per le partite mi possono impedire di vedere una TV cinese tramite internet del tutto legalmente?? Sebbene una azienda abbia l’ovvio diritto di tutelare i proprio interessi, bisogna fare moltissima attenzione a riportare inesattenze che tendono a criminalizzare e diffamare ingiustamente chicchessia a meno che non sia proprio questo lo scopo che si vuole raggiungere, in perfetto stile ammazzarne uno per educarne cento (celebre frase di un film con Alberto Sordi).
E’ inoltre un clamoroso errore di marketing quello di SKY in quanto la visione LEGALE delle partite in rete di certo non toglie nulla al mercato della TV via satellite. Chi vuole vedere il calcio continuerà ad abbonarsi ai servizi DTT e satellite. Chi non si è ancora abbonato non lo farà di certo perchè impediranno la visione LEGALE delle partite in internet. Se mai qualche risultato sarà ottenuto sarà quello di infastidire onesti utenti a proprio svantaggio, e costruire una immagine aziendale non esattamente piacevole.
L’unico semplice problema è un buco legislativo che dovrebbe rispondere ad una semplice domanda : è legale linkare a tali trasmissioni su siti italiani? Se si, come si relaziona questo divieto con il concetto di censura?
Conclusioni
Il sito coolstreaming.it è stato chiuso perchè reo di aver rilasciato semplici informazioni. Probabilmente riapparirà su coolstreaming.us dove verrà rilasciata una nuova versione del mediacenter senza i link diretti agli streaming delle partite, che comunque continueranno ad esistere e ad essere raggiungibili in rete come prima. E la sola cosa che questa operazione cambierà sarà l’innalzamento all’ennesima potenza del grado di antipatia di molti utenti nei confronti di Sky e l’ennesima dimostrazione di dubbia competenza di chi diffonde notizie in maniera inesatta e dannosa fornendo ancora una volta un caso esemplare del perchè i giornalisti odiano i blog.
Siamo come sempre a disposizione per chiarimenti, approfondimenti della questione che puoi inserire utilizzando la form in basso.
Ma è legale quindi inserire nel proprio sito dei riquadri video(tipo youtube) dove si fanno vedere canali di justin.tv che trasmettono le partite di sky in diretta
Questo è esattamente il punto. Legalmente se tu inserisci nel tuo sito un link che punta ad un contentuto protetto da diritti infrangi la legge e commetti reato. Se invece includi nelle tue pagine un filmato da YouTube o altro sito il responsabile è il sito di filesharing. Ti sembra una cosa regolare?
Scusa ma non ho capito. Un semplice link al sito cinese che ha acquistato i diritti è illegale, mentre inserire il codice da incorporare messo a disposizione dallo stesso sito è legale? Dove sta la differenza?
Grazie, Luca
La differenza è prettamente burocratica.
Per vedere online tutti i canali RAI, Canale5, Italia1, Rete4, Iris, La5, La7 e tutti gli altri del digitale terrestre italiano esiste il servizio BeConn (http://www.beconn.com) che noleggia ad uso escusivo un televisore e un videoregistratore controllabili da remoto. Attraverso internet è possibile controllare la TV e il recorder per accedere e vedere i canali in maniera legale ed integrale 24 ore su 24.