Web Copywriting: Come Scrivere Titoli Più Efficaci E Coinvolgenti Nei Tuoi Post
I titoli dei post hanno un ruolo fondamentale per la riuscita del tuo blog e influiscono sul lettore in maniera molto differente rispetto a quanto non facciano i titoli degli articoli su carta stampata.
Ecco qualche consiglio per aiutarti a fare in modo di coinvolgere i lettori e catturare la loro attenzione prima ancora che inizino a leggere il tuo post.
4 cose da tenere a mente quando scrivi un titolo
- I titolo sono elementi informativi svincolati dal contenuto
Infatti nella maggior parte dei casi i visitatori leggono il titolo dei tuoi post sulle serp dei motori, o nei siti di social news. - I titoli dei post devono convincere gli utenti a leggere il resto
Una volta fatta una ricerca, l’utente legge l’elenco dei titoli restituiti chiedendosi: è questa l’informazione che sto cercando? Una risposta affermativa sarà premiata con un click - Il titolo deve costituire il post ridotto all’essenza
Devono suggerire il punto di partenza, lo sviluppo logico ed il punto d’arrivo dell’articolo. Mai, mai far perder tempo ad un visitatore con una falsa promessa - Sono fondamentali per l’indicizzazione di tutto il post
Per cui eventuali doppi sensi o giochini metaforici confonderanno il motore a discapito del posizionamento.
Un paio di esempi: “Come andare alle Bahamas con AdSense” per te sarà chiaro, ma molto probabilmente Google ti manderà turisti con le infradito già ai piedi, che se ne andranno stizziti perchè non gli hai detto come andare alle Bahamas.
“Addio Telecom, come dire addio al telefono fisso” suona fico. Ma arriveranno utenti che cercano Telecom, o info sul telefono fisso. E magari il tuo post parla del VoIP e di come chiamare gratis via internet.
5 regole pratiche per creare un titolo efficace
- Rimani entro le 10/12 parole
Se troppo corto, darà un sensazione di pigrizia e inconsistenza informativa. Se troppo lungo verrà troncato nelle serp, magari a discapito della parte più esplicativa - Limita al minimo l’uso delle stop words
Sono articoli, preposizioni semplici e altre piccole stringhe di testo letteralmente ignorate dalla mente umana nel processo cognitivo; il, la, per, a ,del ecc. Occupano spazio togliendolo a parole chiave che potrebbero essere ben più efficaci - Non usare parole con doppi sensi o termini generici
Opta per sinonimi dal significato univoco. Esempio: se scrivi un articolo SEO non usare semplicemente “motori”, ma usa “motori di ricerca”. Di motori ce ne sono tanti: a scoppio, diesel ecc. Google deve aver ben chiaro di cosa tu stia parlando
- Dai del tu, e correla l’informazione che stai dando alla sfera individuale del lettore
Lascia il voi ai politici, che ti trattano come massa. Io ora sto parlando con te.
- Limita l’uso della punteggiatura
Ok ok, mi beccherò il rimprovero di qualche insegnante ma ne sono convinto: gli occhi degli utenti all’inizio non leggono, ma fanno lo scanning delle aree informative alla ricerca di sezioni rilevanti. Le parole del titolo possono esserlo, la punteggiatura può alterare questo processo.
Guarda:
- Come bisogna configurare Voipstunt per fare telefonate con Internet
Stop words: come, per, fare, con - Voipstunt , Configurazione Ottimale Per Chiamate VoIP Gratis
Stop words: per
Vedi? Nel secondo titolo ci sono più informazioni con meno parole.
Ultimo importantissimo consiglio per scrivere titoli efficaci
- Leggi e rileggi il tuo titolo più volte
Esattamente come la rilettura di un libro ti da modo di scoprire nuove informazioni sfuggite nella lettura precedente, più leggerai il titolo più scoprirai nuove stop word da eliminare, termini più appropriati da utilizzare e forme più scorrevoli di espressione. Prova, sarà sorprendente.
Ecco tre ottimi post per approfondire:
- Come Scrivere Titoli Efficaci Per I Tuoi Articoli: Video Guida SEO – SEM Per Principianti
- 9 Metodi Per Imparare a Scrivere Titoli Migliori Nei Prossimi 10 Minuti
- Come deve essere il tuo prossimo titolo
Photo credit
Gatti: Eric Isselée
Non posso esimermi dal commentare questo post consigliando di usare spesso la parola “tette” nel titolo, anche se la suddetta non c’entra assolutamente niente con il resto del testo.
Ovviamente sto scherzando… ma non troppo 😉
Bell’articolo, sul serio.
Magari una foto? 😀
Bel post! 🙂
Aggiungerei anche qualcosa del tipo: “Pensa al titolo giusto -solo dopo- aver concluso l’articolo”.
Data per assodata una certa ispirazione di base, se dai per fossilizzato il titolo prima ancora di buttare giù una riga, ti vincoli sul risultato finale senza nemmeno accorgertene; se invece una volta completato il post lo modelli su ciò che effettivamente hai prodotto colpisci nel segno molto più facilmente.
Verissimo Francesco,
infatti per me è l’ultima fase di confezionamento del post
Ottimi suggerimenti!
Però non sono tanto d’accordo sulle stop words.
Cioè, hai ragione, però se puntiamo su keyphrase con il “come” (per es: come perdere peso) credo che inserire tale stop word non sarebbe così grave… 😉
Articolo molto utile,
concordo però con MassimoPrete sulla considerazione della parola “come”, che non reputo una “stop word” (a differenza di articoli e preposizioni).
Ad esempio, digitando su Google “come scaricare video da youtube” oppure “scaricare video da youtube” si ottengono risultati un po’ diversi.
ciao 🙂
@massimo @riccardo
Si, è vero.. “come” non si può considerare come una stop word perchè comunque ha un ruolo preciso nel significato della frase.
Io tendo comunque ad eliminarla a volte perchè son convinto che dal punto di vista semantico sia ridondante.
Ciao 🙂
Dan
E’ un buon articolo.
E’ parecchio che stavo pensando di scriverne uno simile (e non è detto che non lo faccia).
Aggiungerei anche che l’evoluzione dei motori di ricerca va verso il dialogo uomo-macchina. Io la chiamo la “logica di Star Trek”.
Premesso che i titoli devono andare incontro anche al tipo di linguaggio del target prefissato.
Post per giovani = linguaggio giovanile
Post per tecnici = linguaggio per tecnici
ecc
Il tutto va verso una forma di dialogo.
Non è un caso che molte query siano del tipo “come faccio a trovare i driver della mia scheda video?”
La gente parla alle macchine perchè si aspetta che rispondano “a tono”. proprio come in Star Trek 😉
@ikaro: non è sempre vero il punto 4, rischia anche di andare contro il 2, questo vale sopratutto per tutorial, guide, ecc, esempio “Lo sai come configurare la ikaro adsl?” è più personale, però io preferirei “Come configurare la ikaro adsl”, ovviamente la parola “come” non è una stop word ma è una boost traffic 😉
@gavello: lo dicono tutti ma io non riesco prima scrivo il title e la descriptions (il titolo e l’introduzione) poi in base a quelli si basa il post, ovviamente bisogna sapere cosa scrivere prima 😉
Ciao,
Yuri
Ciao Yuri,
non so… per quanto riguarda la parola “come” forse non è proprio una stop words e può aiutare molto nell’efficacia delle “key phrases” in ottica SEO ma personalmente ritengo che alla lunga gli svantaggi siano superiori ai vantaggi.
Guarda ad esempio i criteri di matching dei plugin di WordPress per gli articoli correlati: quando hai articoli col “come” in mezzo sovente sballa tutte le correlazioni.
Altra cosa: le prime tre parole nel titolo sono fondamentali per la semantica di Google e per la contestualizzazione degli ads, e metterci il come vuol dire perdere spazio utile per una parola più rilevante.
Sul “tu” il meccanismo è semplice: invece di scrivere “Guadagnare con adsense” è più efficace “Guadagna con adsense”. Senza usare ulteriori stopwords.
Cmq discussione molto interessante… potremmo andare avanti per giorni 🙂
Ciao!
Daniele
Per me invece aiuta anche a contestualizzare degl’ADS, ad esempio, ho fatto un post con titolo “come pulire il computer” circa, la serp è piena di title così…tutti programmi, potevano usare “programma per pulire il computer” o “software per pulire il computer”.
Riguardo i plugin di wordpress non ci ho fatto caso, articoli correlati in base a tag o categorie e non dovrebbe presentarsi il problema, si se si usa il tag come a volte ma se si usano gl’altri tag più attinenti non mostra quasi neanche il come…insomma.
Sarebbe lunga la discussione, hai ragione, diamoci ragione ad entrambi, un po per uno :).
Ciao Daniele!,
Yuri.
Arrivo qui dal blog di Gavello.
E come sempre ha consigliato un’ottimo articolo.
Complimenti, sono piccoli accorgimenti da tenere sempre a mente per fare la differenza!
Grazie Mattia, torna presto a trovarci 🙂