Come NON Fare Article Marketing: Un Esempio Pratico
Si fa il massimo per i propri figli, e dopo un anno di scuola val bene la pena di investire un pò del denaro guadagnato per rilassarsi un mese a località balneari romagna.
In generale il problema per coppie con figli è sempre quello di organizzare vacanze mare figli, ma ora ci sono molte strutture organizzate che ti permettono di passare un periodo di riposo e relax in alberghi e strutture predisposte.
Dopo una bella mattinata in spiaggia infatti, cosa c’è di meglio di un gelato buono riccione? Ma nulla ovviamente.
Ed immagina tuo figlio che risvegliandosi all’alba di una nuova entusiasmante giornata di relax nella sua camera di albergo quattro stelle vista mare ti sussurra qualcosa che non capisci.
Ed ancora assonnato e deliziato dalla splendida cena della sera precedente a ristoranti di pesce riccione, accosti l’orecchio per capire meglio cosa dice e senti… "noleggio barca prezzi modici costa romagnola".
Come non farlo felice?
Photo Credit: Phil Berndt
Ovviamente l’avrai già capito; questo sopra è un articolo che ho scritto per scherzo (infatti i link sono finti) solo per dimostrare la maniera con cui molte agenzie SEO – SEM fanno article marketing per conto dei loro clienti.
Non me ne vogliano i diretti interessati ma devo confessare che li ritengo illeggibili, senza alcun senso e anche un pò fastidiosi. Lo scopo ovviamente è quello di legare una keyword al contenuto web da promuovere, ma c’è modo e modo.
E’ possibile che queste agenzie non riescano a tirar fuori informazioni o articoli interessanti da codividere e su cui linkare i contenuti da promuovere?
In questo modo non funziona, perchè;
- sono articoli senza utilità alcuna
- le anchor keys forzate nel testo a martellate suonano come una trombetta di carnevale in una orchestra sinfonica
- non c’è una sola ragione per cui qualcuno dovrebbe ripubblicare sta roba nel proprio blog (e addio viral marketing)
Ne modero a decine sulla stessa falsariga. Se continuo c’è rischio che i miei neuroni inizino a giocare a calcetto invece di funzionare, per protesta.
Chissà perché, ma leggendo il tuo post mi sono venute in mente diverse scene di “The Truman show” 🙂
Gran bel film. Forse il bambino ti ha ricordato la moglie che guardando nel nulla decantava le bontà di aspiratori e salse varie 😀
si, esattamente quello!
Mi trovi d’accordo, è un problema con cui mi scontro spesso anche io, tanto che o rifiuto l’articolo o modifico le chiavi. Inoltre non capiscono che l’article marketing andrebbe più usato a fini sem che seo.
Io tendo a rifiutare proprio l’inserimento dell’articolo. Non è tanto la forzatura delle chiavi o l’over optimization, quanto il fatto che in genere gli articoli proprio non hanno senso. Sono un mucchio di parole che non vogliono dire nulla
Sì, Ikaro, gli articoli di cui parli li ho rifiutati anche io, mi sono capitati… parole al vento tanto per “contestualizzare” un link…
Oltre a questi casi estremamente evidenti, purtroppo, ho notato che in Italia c’è una forte tendenza comunque, anche quando si scrivono testi grammaticalmente corretti, a fare molta autopromozione e scarsi contenuti.
Che un giorno o l’altro si riesca a capire anche da noi che l’article marketing funziona solo se si scrivono contenuti realmente validi?
Speriamo Enrico, trovo l’article marketing molto molto interessante per come è concepito, un pò meno per come è usato. D’altronde i video virali che le aziende ora usano per promuovere i loro prodotti ed i loro servizi possono essere considerati una estensione video dell’article marketing
🙂
E perchè quelli che Scrivono Tutte Le Parole Con La Maiuscola? Mi chiedo quale dannatissimo geek abbia messo in circolazione la balla che questo stile possa essere in qualche modo gradito a Google. Roba da web 0.1; eppure da me ne passano a fiumi di ‘maiuscolatori folli’.
Ed ha ragione Ikaro, anche le ‘agency’ fanno questa cosa…. figuriamoci se poi il singolo neofita non li imita.
Il titolo maiuscolo per me vuol dire “cancellare senza leggere l’articolo” 🙂
Concordo, anche a me viene la nausea quando leggo certe schifezze. Almeno quanto quelli che si esprimono a “cmq mi sn bvt un caffè” o “nn sai ki sn”.
Però vorrei porre una domanda alla quale ancora non ho ancora saputo dare una risposta: perché c’è gente che si affanna a inviare milioni di email non richieste, dal momento che non leggiamo nemmeno il titolo e le cestiniamo, se non ci ha già pensato l’antispam? Mi chiedo: il meccanismo non è lo stesso, quello che si basa sulla legge dei grandi numeri (su 1000 lettori uno che clicca lo trovo, e sto cercando lui)?
Bho… bella domanda. Evidentemente se ancora investono soldi nel mass-mailing un certo ritorno lo devono avere da qualcuno. Forse gli stessi che inseriscono il proprio account nelle false email delle Poste Italiane 😀
quello che non mi spiego è perchè qualcuno dovrebbe ripubblicare un post facendo pubblicità gratis a qualcun ‘altro? sarà mica il motivo per cui le article marketing non servono ad un …….
Se il post è buono l’article marketing funziona eccome. Il problema è che al 99% si trova solo pubblicità di basso livello. Quella roba certo che non la ripubblica nessuno.
Ma dopo l’article Marketing cosa ci sara’?Passiamo oltre visto che e difficile trovare un vero article scritto decentemente
by gaservizinapoli