10 Buoni Motivi Per Non Dare Importanza Alle Classifiche Dei Blog

Diciamo tutti che non ce ne frega nulla, ma una sbirciatina la diamo sempre per vedere come siamo piazzati nelle classifiche dei blog italiani più influenti. le più importanto sono;

Per chi tende ad usurare i propri incisivi  più del dovuto a causa del rosicamento da castoro da  calo o assenza dalle posizioni calde, ecco 10 buoni motivi per far spallucce e vivere felici;

  1. Non rispecchiano la qualità o la rilevanza dei blog – ciò non vuol dire che nei primi posti ci sono blog di scarsa qualità ma solo che a determinare il rank sono fattori che prescindono dalla qualità delle informazioni. O meglio, fattori determinati solo in parte dalla qualità dei contenuti.
  2. Tengono conto solo della popolarità a breve termine – le classifiche che monitorano il buzzing tracciano i link tra i vari blog assegnando loro un valore inversamente proporzionale all’età. Più un link è vecchio, più è ininfluente ai fini del posizionamento. Ciò vuol dire che la maggior parte degli  inbound link di cui un blog gode grazie all’archivio non ha rilevanza.
  3. Molti godono della popolarità riflessa da altri media – per citarne solo alcuni; Beppe Grillo, Voglio scendere di Marco Travaglio, Wittgenstein di Luca Sofri, tutti i blog del circuito Blogosfere e altri godono di una enorme visibilità dovuta alla presenza dei gestori su media come radio, giornali e tv. oppure possono contare su budget pubblicitari che generano traffico, visite e quindi link. Io e te no.
  4. I dentisti costano sempre di più – e rosicare è diventata una attività decisamente onerosa. L’ultima volta che ci ho messo piede mi ha sfilato due testoni.
  5. Non porta giovamenti significativi ai fini del traffico – se paragonato a quello che può essere generato dai motori di ricerca.
  6. Sei più esposto, magari con meno traffico degli altri – certi potenti hanno una conoscenza limitata della rete e pensano che monitorare i blog significhi monitorare quei quindici/venti blog sulla bocca di tutti. Entrare nei primi 100 vuol dire vedersi inserito il proprio feed negli aggregatori di avvocati vari.
  7. Le regole del gioco possono cambiare da un momento all’altro – quando il mio feed è stato inserito nella toolbar di Coolstreaming il blog ha fatto un notevole balzo in avanti a causa dell’incremento del numero di subscribers. Dopo un giorno mi hanno cioncato perchè non andava bene, come se avessi barato. Insomma, se Wired Usa inserisse il tuo feed nella toolbar gli dovresti dire "Ma come cazzo vi permettete? Toglietemi subito!"
  8. Le classifiche fanno il gioco di chi le crea – esattamente come l’ossessione per i siti di social news fa il gioco dei suoi gestori e non il tuo, lavorare per scalare le classifiche da popolarità e quindi autorevolezza a chi le gestisce. Per carità, tutte bravissime persone e molto in gamba. Ma ti consiglio di lavorare per te stesso.
  9. Si smentiscono l’un l’altra – nel momento in cui scrivo Geekissimo è 296° su Wikio, 36° su Blogbabel e 15° su Blogitalia.
  10. Se Napolux si alza con i coglioni girati fa chiudere le classifiche in un secondo – e tanto lavoro per nulla…

La competizione ce l’abbiamo tutti nel sangue, e ce l’ho anche io che nelle classifiche dei blog sono sempre al cento-fanculesimo posto. Ma credimi quando ti dico che star dietro alle classifiche cambierebbe il tuo modo di gestire il blog, e non necessariamente in meglio.

Detta in altro modo: se vuoi scalare le classifiche dei blog, ignorale.