Il Governo Italiano Lancia Il Controllo Globale Di Internet. Ma Se Prima Imparassero Ad Usarlo?

L’Italia è l’unico paese in cui avere esperienza in merito alla cosa da amministrare è considerato un optional. Un pò come avere la patente C per inserirla a curriculum.

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3.12.2008 – Berlusconi lancia l’Italia come capofila per una regolamentazione globale di Internet

Il governo Italiano si farà portavoce di una nuova inziativa durante il prossimo G8: "Regolamentare Internet in tutto il mondo". Ecco le parole di Berlusconi

"Porteremo sul tavolo una proposta di regolamentazione di internet in tutto il mondo, essendo internet un forum aperto a tutto il mondo…per quanto riguarda internet manca una regolamentazione comune…prospettiva internazionale, in cui l’Italia possa essere avanguardia"

 

02.12.2008 – Uno studio di Eurostat mostra quanto l’Italia è all’avanguardia

Quasi contemporaneamente al proclama del nostro governo che vuol guidare una regolamentazione comune sulla rete esce uno studio di Eurostat che mostra impietosamente come l’Italia sia l’unico paese europeo in cui l’accesso ad internet  è diminuito passando dal 43% del 2007 al 42% del 2008.

Scarica il PDF tu stesso e guarda come chi ci ha governato negli ultimi anni si è dimostrato all’altezza di gestire le nuove tecnologie nel nostro paese.

 

28.03.2008 – Quando Berlusconi svelò quanto conosce di Internet

Guarda e ascolta bene questo video di un minuto e mezzo.

Un amico mi ha chiesto cosa ci sia di male nel fatto che Berlusconi non sia esperto di internet. Nulla ovviamente. Ma poi con la scusa del "non me ne intendo" o "l’ha fatto un altro" scattano le manganellate sulle gengive degli utenti. Ricordi cosa disse Gentiloni dopo il putiferio in seguito alla Levi-Prodi? Disse che non l’aveva letta, che l’aveva fatta un altro ecc. Questo è inconcepibile.

Nessuno ha obbligato questi signori ad occupare la poltrona che occupano. Se lo fanno se ne devono prendere le responsabilità, che si tratti di Berlusconi, Prodi e chiunque altro. Se non vogliono tali responsabilità si facciano da parte e lasciassero il posto a qualcun altro. Se ne accettano responsabilità e privilegi allora devono accettare anche le critiche che ne derivano.

Considerazioni

Che dire! Come se un bradipo sfidasse Bolt dicendo Viè qua che te faccio la permanente co lo spostamento d’aria, oppure come se Flavia Vento decidesse di proporsi come presidente onorario del Mensa, l’associazione delle persone con il più alto QI del mondo.

Non penso che ci sia bisogno di aggiungere nulla se non constatare che la classe politica di entrambi gli schieramenti  e quella dirigente arreca a noi comuni cittadini un perenne imbarazzo (se non vergogna).

I primi che mettono costantemente in ridicolo il nostro paese con tentativi di censura goffi e divertenti (in questo destra e sinistra sono sempre magicamente in sintonia) , i secondi che proprio non riescono a coniugare i propri interessi con quelli dei consumatori spedendo l’Italia tra i paesi in cui l’uso delle nuove tecnologie arretra invece di avanzare (le lunghezze delle loro barche però aumentano costantemente).

Per il resto nulla da dire, se non che sono lo specchio del popolo che rappresentano. Perchè è bene non dimenticarlo mai; se son  lì vuol dire che ce li meritiamo.

Ce li meritiamo;

  • quando chiediamo una raccomandazione per un lavoro
  • quando chiediamo al "monsignore" una buona parola per nostro nipote
  • quando raggiungiamo il "sottosegretario" grazie al cognato della sorella del vicino  per far passare avanti quella praticuccia
  • quando cerchiamo il "Professore" per avere una mano nel concorso.

E’ lì che comincia tutto. Prenderne atto vuol dire creare le basi  per iniziare la risalita. Il resto è fuffa.