Perchè I Contenuti Generati Dagli Utenti Possono Essere Rilevanti Senza Autorevolezza

Pensando a Blogmagazine, la rivista elettronica scritta da soli blogger, ed in particolare notando che il mio ultimo articolo è stato inserito nella categoria scienza (pur non essendo uno scienziato) mi son chiesto: che futuro può avere mai un progetto editoriale che fa dei contenuti generati dagli utenti un vero e proprio core-attraction?


Photo Credit: Andres Rodriguez

Forse ce l’ha. Risulta difficile comprenderne le potenzialità se lo si considera un prodotto editoriale normale, come Wired ad esempio, in cui scrivono firme ben più conosciute e autorevoli.  Ma se si riesce a comprendere il fatto che Blogmagazine proprio per sua natura assume una collocazione differente nel flusso informativo rispetto ad iniziative tradizionali diventa davvero un progetto intrigante.

Ecco alcune mie considerazioni che vorrei condividere per stimolare una discussione;

  1. L’editoria tradizionale vuol dare risposte. I contenuti generati dagli utenti  (UCG)  generano domande
  2. Nell’editoria tradizionale i contenuti nascono dall’autorevolezza. Negli UGC  l’autorevolezza nasce dai contenuti
  3. Nell’editoria tradizionale produttori e fruitori di notizie e contenuti sono ben distinti. Negli UGC non c’è distinzione
  4. Nei processi legati all’editoria tradizionale il filtro agisce sulle fonti. Negli UGC il filtro agisce sul livello di diffusione dei contenuti
  5. Nell’editoria tradizionale il filtro è umano e controllabile. Nell’UGC il filtro è sociale, difficilmente controllabile.

Discover.io  è una interessante startup che si prefigge di studiare metodi per bucare il rumore di fondo al fine di raggiungere contenuti rilevanti. Ebbene, secondo loro il motore del web collaborativo è la scoperta.

Questa bella presentazione di  Ming yeow Ng intitolata Discovery Is The New Cocaine – Going Beyond Engagement illustra come l’elemento determinante per il successo di un progetto nell’era del web 2.0 sia proprio la scoperta di qualcosa/qualcuno che genera una sorta di euforia equiparabile all’effetto della cocaina. E che ci rende dipendenti.

Questo spiegherebbe il boom di facebook e dei social network in generale (scoprire persone nuove, oppure cosa fanno quelle che già conosciamo).

 

Se guardiamo agli user generated content da questo punto di vista appare subito chiaro il motivo per cui possono competere con l’informazione tradizionale; perchè sono oggetto di valutazione, attenzione, ricerca, confronto, iterazione da parte di lettori che valutano contenuti di chi si mette in gioco. A volte invertendo le parti. L’autorevolezza (per chi ne sente la necessità.) nascerà dai contenuti.

Perchè come accennato sopra, l’autorevolezza negli UGC non sta all’inzio, ma alla fine del processo informativo. Che ne pensi?